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ATTENZIONE |
Data Inserimento: Fri, May 27, 2011 - 12:31:06 |
Evento N°: 1074 |
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Nome: Galleria d'arte Spazio 120 |
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Località: ROMA |
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FABER |
Data Inserimento: Fri, May 27, 2011 - 11:50:47 |
Evento N°: 1073 |
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Nome: Letizia Lisi |
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Località: NON SPECIFICATO |
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Letizia Lisi--artista del blu presente con una sua opera dal titolo---SORELLE D'ITALIA--all'evento Artistico--Il Tricolore nell'ARTE PER I 150° ANNIVERSARIO dell'Unita' d'Italia .L'evento promosso dall'Associazione Artistica Culturale il MELOGRANO TA CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI TARANTO si svolgerà giorno' 31 MAGGIO presso la--SALA DEGLI SPECCHI--- SITA NELLA SEDE DEL COMUNE DI TARANTO dalle ORE 17,00 ALLE ORE 19,00. Prevede congresso sarà presente il Sindaco della citta di Taranto DOTT. IPPAZIO STEFANO, intervento della presidente dell'associazione Il Melograno Letizia Lisi, intervento del ProF ANGELO SCIALPI, intervento della Prof.ssa Iolanda Leccese, interventi di critici e personaggi dell'arte locale. Opere inerenti al tema FARANNO DA CORNICE ALL'EVENTO |
Data Inserimento: Thu, May 26, 2011 - 18:24:55 |
Evento N°: 1072 |
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Nome: Françoise Calcagno |
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Località: VENEZIA |
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Françoise Calcagno Art Studio Venezia Opening domenica 29 maggio ore 18.00 Campo del Ghetto Nuovo 2918, Venezia Dal 29 maggio al 18 giugno 2011 Orari: da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00 Domenica 29 maggio si inaugurerà negli spazi del Françoise Calcagno Art Studio, la mostra “Traiettorie Invisibili”, l'ottava mostra del ciclo “Dialogo in corso”, delle pittrici Michela Buttignon e Françoise Calcagno. Michela Buttignon propone le opere-sculture "Haiku Box". L'artista racchiude in piccoli scrigni dettagli che riemergono filtrati dalla luce, che trasforma colori e forme. Sono filtri i vetri dorati, le pellicole sottili e fragili di carta, sono labirinti i fili sospesi. La luce, al mutare delle sue condizioni, plasma l’opera. Gli "Haiku Box" non racchiudono, non separano, non definiscono un dentro e un fuori. Sono aperti. Lo sguardo li attraversa. Uno sguardo trasparente sulle cose del mondo, che si vorrebbero leggére. Foglie pendule di argento e oro, garze bianchissime sospese nel vuoto, un po’ di sabbia che si fissa sul vetro perchè neanche la luce sia pesante. Pulviscolo in uno scorcio di sole nella stanza in penombra, "smeriglio di vetro calpestato".. L'artista prova a guardare il mondo con queste lenti. Lenti selettive, che tolgono peso alla fitta rete di costrizioni che avvolgono ogni esistenza e che rendono la realtà così pesante. Ma non è forse per sottrazione che si raggiunge la poesia? Michela Buttignon nasce a Belluno, dove vive e lavora fino al 2005. Per vent’anni si occupa di restauro acquisendo conoscenze di tecniche artistiche antiche; nei vent’anni bellunesi si dedica anche al teatro, come attrice, scenografa, costumista e regista. Frequenta la scuola di disegno “Disegnare il nudo” condotta da Roberto Totaro e corsi di intaglio di maschere lignee tenuti dall’artista Gianni Pezzei. Dal 2006 vive a Brescia, dove in un piccolo studio si dedica alla pittura e alla scultura. Nelle opere di Françoise Calcagno, rigorosamente bianche in questa nuova esposizione, il vuoto intorno alle fotografie è in realtà pieno di segni, che rappresentano traiettorie invisibili, relazioni, strutture: da un lato questi segni sono la sua impronta, il suo appropriarsi dello spazio del supporto, dall’altro i segni rappresentano l’invisibile, i rapporti tra le cose, i legami e le distanze, la struttura che sostiene. L'artista lascia emergere, in trasparenza, brandelli di esistenza (foto sbiadite dagli anni, appunti di grafia incerta), nei suoi lavori coesistono forma e forza come trama e ordito, e la forma non è costrizione, ma continuo autoritratto dello sguardo (che è acqua in cui specchiarsi)... Lasciare traccia, ecco una costante, quasi per non smarrire la via: pittura-bussola, tenera e caparbia, l’opera commuove per vibrazione e consonanza, per attribuzione di destini, per déjavu... Alcune opere hanno persino una valenza olfattiva, che non è quella dei materiali puri e semplici. Assomiglia, piuttosto, al profumo di una grande casa di terra, con larghe finestre a far entrare la luce e l’odore dei giorni |
Data Inserimento: Thu, May 26, 2011 - 13:47:53 |
Evento N°: 1070 |
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Nome: Soqquadro |
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Località: ROMA |
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Sabato 28 Maggio 2011 si inaugura alle ore 18.30 presso lo spazio Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (zona Colosseo) a Roma, la mostra Colori, Materie, Segni degli artisti Marco Baj, Debora Bottaro, Maria Carla Mancinelli, Anna Pichierri, Corrado Pizzi, Francesco Rosicarelli, Matteo Rosicarelli, Matteo Ruffo, Scegle e Ornella Stabile. La mostra è centrata sull’esplorazione dell’utilizzo dei principali strumenti del lavoro artistico. Soqquadro & Vista Presentano Colori, Materie, Segni Mostra collettiva DURATA: 28 Maggio - 10 Giugno 2011 INAUGURAZIONE: sabato 28 Maggio ore 18.30 ORARI: dal lunedì al venerdì 14.00-19.30 sabato 17.00-19.30 LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo) CURATRICE: Marina Zatta COLLABORAZIONI: Gloria Ceschin, Yasmin Mohamed Samir, Alessandra Parrella, Mara Valente INFO: tel. 06.45449756, cell. 333.7330045, 349.6309004 info@vistatv.it soqquadro@interfree.it www.soqquadro.eu “Vista” è un centro dedicato all’arte e alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti, ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo. In questo luogo Soqquadro espone la collettiva Colori, Materie, Segni, un progetto di Marina Zatta centrato sull’uso del colore, della materia pittorica e del segno grafico a 360 gradi. Nell’esposizione sono presenti artisti che lavorano su diversi stilemi artistici, dal figurativo alla pop art, dall’informale all’astratto, molte delle principali correnti culturali dell’arte sono rappresentate in questa esposizione. Nei secoli, qualsiasi sia stato il soggetto e lo stile della narrazione pittorica, alcuni elementi sono sempre stati la strumentazione utilizzata dagli artisti per ideare un’opera d’arte. L’uso del Colore, evidenziato dalla luce, la scelta della Materia sia essa impalpabile o densa, e il Segno in tutte le sue varianti, sono più del pennello e della tavolozza gli arnesi di composizione dell’opera. Con questa mostra Soqquadro vuole lasciare spazio espressivo agli artisti per esplorare un più ampio spettro di ricerche artistiche sia sul piano dell’ideazione che su quello della realizzazione del lavoro d’arte. |
Data Inserimento: Thu, May 26, 2011 - 11:03:49 |
Evento N°: 1069 |
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Nome: LIPFORD TOGACI |
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Località: ROMA |
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“The Black Line”- mostra personale di Silvia Faieta- 3 giugno 2011 al25 giugno 2011. vernissage 19.30, alla galleria d'arte " Come Se di via dei Bruzi 4/6 nel quartiere di San Lorenzo a Roma. performance di body art “Labirinti dell'anima” di e con Nausicaa Martino accompagnata dalle musiche di “I,Eternal”, dove il corpo diventa metafora di dolore e significato di vita. Spirali, sfere, geometrie, simboli, condensazioni, epicentri. Bianco e nero. Infinito e finito. Questo è quello che la disegnatrice Silvia Faieta ci spinge a osservare con la sua “biro su carta”, ricreando un emisfero di mondo che più ci appartiene, ricreando una lontananza come un segno da toccare. Silvia Faieta propone nuovi lavori che si aggiungono agli altri suoi disegni che l'hanno fatta notare al pubblico e alla critica. La ricerca e la provocazione è una costante di similitudine nell'arte che viene presentata, una forma di quantità e qualità, evidenziata con linee nere, rotondità e schemi di assoluta riservatezza, all'interno del cosmo. I colori si mostrano solamente in bianco e nero, tutto rappresentato con perfetta maestrìa e sostanza. Il nero come scenografia di impressioni, il bianco come chiarezza alle perplessità. Silvia Faieta rappresenta un'espressione artistica inedita e personale, una sintesi di ideologie simboliste e universali. L'arte contemporanea, dunque, diventa un ignoto da scoprire attraverso costanti bianco e nero e linee, simmetrie e figure in cerca di definizione. Il linguaggio dell'anima si mostra consapevole di attenzione e meditazione e nelle opere di questa mostra, l'osservatore è partecipe di questa particolare definizione dell' Essere. Ogni quadro decifra un significato che, in fusione con gli altri, costituiscono il Regno di quel respiro tanto desiderato. Attraverso tutto, si nota un'attraente identità nascosta, che viene a galla con quella difficoltà che a volte risulta semplice da intuire. Un'opera di Silvia Faieta è una prestigiosa poesia in forma di sensi, in cui lo sguardo si fa critico e diverso ad ogni visione. Percepire emozioni e sensazioni è una voluta partecipazione al capirsi dentro e fuori. |
Created by George Currums. |