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EVENTI E MOSTRE PITTURA - SPAZIO INTERATTIVO

ATTENZIONE
Questo spazio sarà a breve chiuso. Abbiamo tuttavia appena aperto la sezione EVENTI E MOSTRE DI PITTURA su Facebook dove sei invitato a postare il tuo evento.


Data Inserimento: Tue, Sep 21, 2010 - 16:36:40

Evento N°: 762

Nome: Daniela Paola Aglione

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Località: MILANO
La Rassegna Stampa Arte di HOUSE, LIVING AND BUSINESS dello scorso 14 settembre, si è aperta con un tono di polemica nei confronti dell’editoriale di Arslife.it del 13 settembre, scritto dall’artista Giuseppe Veneziano. La polemica, in breve, si rivolgeva all’atto giustificatorio proposto al pubblico dall’artista.
Potete leggere i contenuti dell’editoriale di Arslife del 13 settembre 2010 L’arte e la libertà d’espressione di Giuseppe Veneziano e dell’articolo di apertura della nostra rassegna Panseca, Kosolapov, Veneziano… è arte o provocazione? Libertà d’espressione, l’autore della Madonna del Terzo Reich si confessa su Arslife. Il giorno successivo, il 15 settembre scorso, l’artista Filippo Panseca ha pubblicato il link alla nostra notizia sulla sua pagina personale su Facebook ed io lo invitai, qualora lo desiderasse, a lasciare un commento, essendo stato chiamato in causa nel mio articolo. La risposta non si è fatta aspettare, quindi la Redazione di HOUSE decide di pubblicare integralmente ciò che di suo pugno ha scritto Filippo Panseca, con l’auspicio – visti i toni sia nostri che di Panseca stesso – di promuovere un dibattito legato ai contenuti dell’arte, cui invitiamo tanto gli “addetti ai lavori” quanto i nostri lettori a dare un gradito, gradevole e colto continum.

Giuseppe Veneziano scrive: «Ecco perché l’istituzione e l’arte sono sempre inconciliabili, tranne quando l’artista si attiene alle direttive che vengono impartite dal sistema istituzionale. In quel caso, però, parliamo di arte di stato, o di arte di regime». Daniela Paola Aglione risponde sul Vostro sito: «La morale ha a che fare con l’uomo stesso, difficile scinderla dalla sua stessa identità, benché ne segua i cicli storici. La domanda dovrebbe essere piuttosto “quale morale” o più imperfettamente “quali morali” ci accompagnano e la mia domanda sincera che rivolgo a Giuseppe Veneziano è quale sia l’arte di regime qui, in Italia, oggi. (…) Non molti sanno che a Milano a maggio si è consumata nel silenzio, alla galleria Antonio Battaglia, Cronache Mitologiche, la personale di Filippo Panseca, “ucciso” – come lui stesso afferma in un’intervista al Corriere della Sera del 23 agosto scorso, per essere stato amico dei potenti (Bettino Craxi, ma anche Silvio Berlusconi) nella Milano da bere, andata di traverso dopo Mani Pulite e quindi considerato artista di regime, quello socialista».
Mi sembra di capire di essere considerato artista di regime e non ne comprendo il senso. Se la definizione di Artista di regime o di Stato come dice il Veneziano è quando l’artista si attiene alle direttive che vengono impartite dal sistema istituzionale, devo dire che a me non risulta di aver preso direttive da chicchessia per realizzare le mie opere, anzi durante la mia collaborazione con Craxi e con il Partito Socialista a cominciare dal simbolo che diventò un garofano, sono stato io che ho cambiato con un restyling totale l’immagine del Partito ed ho rinnovato il modo di fare i Congressi, inserendo delle videoinstallazioni per coinvolgere i partecipanti agli stessi (parliamo dal 1978 al 2000).
Se a qualcuno non ancora nato in quegli anni non risulta, potrà documentarsi sulla stampa e sui media di quel periodo. Se andiamo a vedere le mie opere di quegli anni invece, nel 1970 inizio a sperimentare e a produrre opere biodegradabili esponendo presso le gallerie di Lucio Amelio a Napoli, Leo Castelli a New York, Lara Vincy a Parigi, alla galleria del Naviglio di Milano, alla galleria dell’Obelisco di Roma ecc. Nel 1975 tento di produrre opere on line, da trasmettere via satellite contemporaneamente in ogni parte del mondo ed eseguo un esperimento riuscito, a Milano con Pierre Restany presso la Rank Xerox, trasmettendo a New York un mio progetto di opera biodegradabile alla libertà in sostituzione della statua della Libertà. Il 17 e il 18 gennaio 1976 il quotidiano La Repubblica offre ai lettori a £. 150 un mio progetto di un’opera biodegradabile tirata in 330.000 copie che occupa lo spazio di una pagina e che rappresenta sia l’opera che la pubblicità della stessa che viene presentata allo studio Soldano di Milano, ripeto l’esperimento sul mensile radicale Prova Radicale e sul settimanle ABC. Nel 1979 a San Francisco elaboro e stampo su tela per trasferimento termico (non esistevano i plotters) le prime immagini con un computer. A Milano nel 1980 costruisco un computer monocromatico e con una telecamera e un digitalizzatore, elaboro una serie di immagini che, stampate, sono presentate alla galleria d’arte del Naviglio di Milano. Successivamente realizzo un computer quadricromatico e continuo la ricerca sulle immagini digitali e fotodegradabili, mentre come designer realizzo e brevetto un contenitore di bevande bicchiere bottiglia in plastica biodegradabile che si sarebbe decomposto senza inquinare l’ambiente durante la sua decomposizione. Se messo in produzione avrebbe eliminato senza inquinare e senza ricorrere a inceneritori dal 1970 ad oggi milioni di metri cubi di plastica prodotti e distrutti in Italia.
Nel 1981 installo una Vittoria Effimera fotodegradabile sulla mano del Napoleone di Canova nel Cortile dell’Accademia di Brera, presso la quale ero docente di pittura. Alla Biennale di Venezia del 1982, invitato, espongo 20 progetti di opere ed una sfera biodegradabile che si consuma dentro la sala senza inquinare fino a sparire completamente profumando l’ambiente con essenze vegetali; di questa opera rimane un video in bianco e nero. Negli anni successivi continuo con le mie ricerche digitali ed ottengo all’Accademia di Brera la prima Cattedra in Italia di Computer Art. Costruisco e brevetto SWART Art o Mat distributore automatico di opere d’arte digitali. Realizzo delle sculture che producono energia fotovoltaica ed eolica indotta ed una piccola City Car 2be che funziona ad energia solare (www.ecoartlab.com e www.2be.is.it). Le mie ultime opere digitali sono state esposte lo scorso maggio come dice la Aglione alla galleria Battaglia di Milano ma la mostra, non si è consumata nel silenzio se la stessa ha potuto averne informazione dalla lunga intervista che mi ha dedicato il Corrriere della Sera del 23 agosto.
Il mio lavoro non sarà noto al gran pubblico e qualche critico di parte che ha curato l’ultimo padiglione italiano della Biennale di Venezia, nel difendere i suoi padroni (Bondi e C.) ha scritto di tutto e di più sulla prima pagina del giornale Libero che gli ha dato spazio, solo avendo visto delle immagini da foto di Agenzie, tra l’altro confondendo il periodo e gli autori delle opere alle quali mi ero ispirato per realizzarle.
L’arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.
Intanto ho concluso il percorso per la progettazione delle nuove opere digitali realizzate con l’utilizzo del codice QR che permette al fruitore di dialogare con le stesse, con l’uso di un telefonino digitale collegandosi in rete per vedere l’opera in costruzione e tutti i dettagli che sull’opera saranno date durante la realizzazione.
ARTISTA DI REGIME O RICERCATORE? AI LETTORI L’ARDUA SENTENZA.
Filippo Panseca


Data Inserimento: Tue, Sep 21, 2010 - 15:36:18

Evento N°: 761

Nome: serena damiani

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Località: NON SPECIFICATO
9 ottobre 2010

Serena Damiani e Marco Tullio Dentale
APPUNTI D'ARTISTA

Una mostra per leggere e guardare.
Lavori che coniugano immagine e parola, colore e testo, sfumatura cromatica e scritto.
Si fondono insieme linguaggi artistici diversi, che interagiscono e si completano.
Arte come espressione libera che liberamente si esprime utilizzando ogni linguaggio congeniale.
Occupare con l’arte spazi che si lasciano contaminare da idee e progettualità
perché contenitori essi stessi di pensiero ed immaginazione


Data Inserimento: Tue, Sep 21, 2010 - 14:13:55

Evento N°: 760

Nome: Alessandra

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Località: NON SPECIFICATO
Sabato 25 settembre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso la Casa Internazionale delle Donne in Via della Lungara 19 a Roma, la mostra Il Mito della Ribellione degli artisti: Elena Candoli, Ivan Caponecchi, Anna Cigoli, Flavio Falena, Elena Marelli, Vincent Mangeruca, Gisella Pasquali, Jessica Sieff, Cinzia Zanetti. La mostra è dedicata ad un’idea di donna forte e non sottomessa al potere maschile, sia esso famigliare che politico.

Soqquadro
Presenta
Il Mito della Ribellione

Mostra collettiva

DURATA: dal 25 settembre al 6 ottobre
INAUGURAZIONE: sabato 25 settembre ore 18.30
ORARI: dal lunedì al venerdì 9.00-19.00, sabato 9.00-13.00
LUOGO: Casa Internazionale delle Donne (Sala Atelier) Via della Lungara 19, Roma
CURATRICI: Linda Filacchione e Marina Zatta
COLLABORAZIONI: Gloria Ceschin, Gemma Guirado Robles, Yasmin Mohamed Samir, Alessandra Parrella, Mara Valente.
INFO: tel. 06.68401721, cell. 333.7330045
@mail: lindaevents@libero.it - soqquadro@interfree.it
www.soqquadro.eu

La Casa Internazionale delle Donne è un luogo storico del femminismo romano sito in via della Lungara nel noto quartiere Trastevere. La casa Internazionale delle Donne è posta in un magnifico ex convento rinascimentale ed è provvista di spazi per conferenze e riunioni, bar, ristorante, negozio equo solidale, foresteria e la sala Atelier progettata come sala espositiva.

In questo luogo Soqquadro espone la collettiva “Il Mito della Ribellione” curata da Linda Filacchione e Marina Zatta.

I miti dell’antica Grecia erano concepiti per simboleggiare i diversi caratteri dell’animo umano. Come rappresentazioni della ribellione femminile al potere maschile, gli antichi hanno elaborato i miti di Medea ed Antigone.

Chi erano Medea ed Antigone? Entrambe figure della mitologia greca rappresentano, ciascuna con tratti diversi, due caratteri di grande personalità, due donne indomite, incapaci di sottomettersi al potere maschile e capacissime di ribellarsi con grande potenza.

Medea arriva ad uccidere i suoi figli per ribellarsi a Giasone che, dopo aver trascorso con lei una vita e generato due figli, per mere brame di potere politico decide di ripudiarla per aprirsi un varco verso un matrimonio regale. A questo Medea si ribella, strappando da sé, in una scelta estrema e tragica, perfino la carne del suo sangue, uccidendo i figli, suoi ma anche di Giasone, in una visione rabbiosa, furiosa ed esplosiva fino alla tragedia, ma al contempo indomita e orgogliosamente ribelle nel suo rapporto con l’uomo e con la prole.
Antigone invece non si ribella per motivi di orgoglio, la sua disubbidienza è verso il potere maschile ed al contempo politico, verso un Re despota che nega la sepoltura alle spoglie di suo fratello, un’ingiustizia che Antigone vive non solo come sofferenza sul piano personale, ma in una più vasta visione etica del mondo nella quale il culto dei morti è sacro e và rispettato. Antigone si ribella ad un potere politico che non riconosce equo ed etico, sceglie, pur sapendo di sacrificare la sua vita, di tener fede ai propri principi.

A queste figure femminili, né sante né puttane, Soqquadro dedica questa mostra, in un momento storico in cui le battaglie femministe sembrano cosa passata ed al contempo si rinnova una visione della donna centrata sulla sua “femminile grazia” o “procace sensualità” che in nulla rispetta la vera e potente essenza dell’anima delle donne, capaci di costruire con lacrime, sudore e sangue grandi pagine di Storia.


Data Inserimento: Mon, Sep 20, 2010 - 18:49:22

Evento N°: 758

Nome: Ass. Nino Vitale

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Località: CATANIA


ESTEMPORANEA DI PITTURA 10 OTTOBRE 2010 - CAMPOROTONDO ETNEO - CENTRO - (SICILIA) - Partecipazione e iscrizione libera e gratuita - Timbrature tele (dimensioni minime 50x70 cm corredate di listello o cornice) dalle ore 9,00 alle 12,30. Premiazione ore 19,00 . Premi : 1-2-3- (euro 550,00 - 350,00 - 250,00) - Under 18 euro 150,00 - Arte Sacra (l'opera puo' avere dimensioni diverse e puo' anche essere realizzata prima della manifestazione - euro 300,00. Informazioni Ass. Nino Vitale 3205797952 - 095 520151



Data Inserimento: Sun, Sep 19, 2010 - 11:44:54

Evento N°: 756

Nome: Redazione: Goffredo Godi

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Località: ROMA
Per i novant’anni, festeggiati già in agosto ad Ischia, Goffredo Godi meritava un’“antologica” ampia e accurata. Ma ecco intanto una bella mostra che riassume comunque il suo percorso, qual è questa allestitagli qui a Roma nel Museo Crocetti. Del resto, avendo attraversato Godi diverse stagioni espressive – compresi in esse un post-cubismo della metà degli anni Sessanta e un astrattismo del decennio successivo – è ben difficile rintracciare ed esporre, con pretesa di completezza, sia pure soltanto il meglio di un pittore che lavora intensamente da settant’anni e sempre ben poco s’è curato di tenere in ordine un proprio archivio.
Però, a consolazione di Goffredo ricordiamo allegramente quello che disse Dumas una volta che gli rimproverarono il disordine nel quale lavorava: “E il genio, che ne sarà mentre mi curerò dell’ordine?”


Presso la Fondazione Museo "Venanzo Crocetti"
avrà luogo l'inaugurazione della mostra di Goffredo Godi:

IL VERO DEL VERO

La manifestazione avrà luogo Sabato 2 Ottobre 2010 alle ore 18.00 nella Sala Polifunzionale del Museo V.Crocetti.
La mostra resterà aperta fino al 15 Ottobre 2010 nel rispetto degli orari del museo.

La mostra sara' accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo disponibile presso la sala del museo.

Redazione: redazione@goffredogodi.it
sito web: www.goffredogodi.it


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