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EVENTI E MOSTRE PITTURA - SPAZIO INTERATTIVO

ATTENZIONE
Questo spazio sarà a breve chiuso. Abbiamo tuttavia appena aperto la sezione EVENTI E MOSTRE DI PITTURA su Facebook dove sei invitato a postare il tuo evento.


Data Inserimento: Sat, May 3, 2014 - 11:20:09

Evento N°: 1982

Nome: Le Ali di Pandora

SPONSOR

Località: LECCE

Con il Patrocinio del Presidente della Giunta Regionale, Provincia di Lecce; Città di Lecce; Lecce Capitale della Cultura 2019


“LE ALI DI PANDORA”
In collaborazione con “Piscina Comunale - Spaziodarteincopisteria” e “Art and Ars Gallery”

presentano

"ALICE NON SA ... PETER SI"

mostra di arte contemporanea
dal 17 al 31 maggio 2014
Palazzo Vernazza Castromediano - Lecce Italy
Via Palazzo dei Conti di Lecce

L’Associazione “Le Ali di Pandora” di Lecce in collaborazione con “Art and Ars Gallery” di Galatina e “Piscina Comunale. spaziodarteincopisteria” di Milano propongono la mostra Alice non sa… Peter sì, progetto a cura di Katia Olivieri.

La mostra si articola liberamente fra generi e media in un insieme organico che trova la sua più degna realizzazione nello scenario di Palazzo Vernazza Castromediano a Lecce, dal 17 al 31 maggio 2014.

Un interessante incontro fra autori contemporanei che ci riporterà, grazie al gesto artistico, a quell’età che con il tempo si dimentica: l'infanzia. La prospettiva della fiaba romantica è completamente rovesciata: agli artisti la possibilità di raccontare un mondo interiore, tanto personale quanto idealizzato o dis/incantato, perché Alice non sapeva, Peter sì, ma potrebbe esser vero il suo esatto contrario.

La mostra “Alice non sa …Peter sì” si pone come obiettivo di coinvolgere il pubblico: grazie alla presenza di vari linguaggi, dalla fotografia all’installazione alla pittura ai video di artisti emergenti e altri già noti sul panorama nazionale ed internazionale, si proporranno nuovi percorsi per osservare e interpretare la realtà. Ma un'opera d'arte rappresenta anche un'occasione per conoscere il mondo in un'ottica nuova, addirittura di reinventarlo; crediamo che ogni evento culturale abbia come scopo finale arricchire ed educare il pubblico più diverso oltre che interrogarsi sul significato e il senso dell’infanzia e della difficoltà di diventare adulti. Il nostro metodo è accompagnare il visitatore in un'esperienza che stimoli la capacità di stupirsi, l'abitudine a interpretare, la voglia di esprimersi e soprattutto sensibilizzare sulle problematiche dell'infanzia e la necessità di capire l'altro, perché la città accoglie spazi e l’animo d’ogni innocente, che dimentichiamo e spesso si consuma l’abominio e l’eccesso sulla carne pensante del nostro domani. Il futuro è occhi fanciulli.
In questo intento si indirizza la collaborazione tra le realtà organizzatrici e la curatrice, in una sinergia mirata alla tutela e valorizzazione della persona, dei più deboli, attraverso i linguaggi dell'arte con un'attenzione particolare alla legge dell'ONU del 20 novembre 1959 che sancisce Il Diritto del Fanciullo.
Contestualmente sarà allestita una collettiva curata da Adriano Pasquali, che presenta più di cento opere realizzate “in un fazzoletto”, letteralmente s’intende, ovvero create su altrettanti semplici fazzoletti tra i quali spiccano “i fazzoletti” dei detenuti del carcere di Milano. Scrive Luca Rota: “Non solo una mera reinterpretazione fuori dal comune del supporto artistico, ma pure una sorta di metafora del valore di esso e dell’arte stessa, in grado di offrire un certo valore – estetico, tematico, culturale, sociale persino – al fruitore anche quando “relegata” su di un supporto così apparentemente limitato e limitante… Ma, inutile dirlo, quando l’arte è di valore (e di nuovo intendo ciò in senso artistico, appunto, non certo “commerciale”!), qualsiasi pur ridotta quantità non sarà mai proporzionale alla qualità offerta! E in fondo, appunto, nemmeno al mero godimento estetico di essa”.

Espongono: Mirek Antoniewicz, Matilde De Feo, Emilio D'Elia, Michele Giangrande, Laboratorio Saccardi (Vincenzo Profeta, Marco Barone), Maurizio L’Altrella, Adriano Pasquali, René Pascal, Giuseppe Stellato, Paula Sunday, Paola Zampa.
Vernissage sabato 17 maggio 2014 ore 19,30
Ingresso: libero con orario 10,00 - 12,00 e 18,00 - 20,30
Catalogo: in galleria
Testi: di Katia Olivieri
Intervento: di Lorenzo Madaro
Web partner: I MOVE PUGLIA.TV




Data Inserimento: Fri, May 2, 2014 - 18:02:28

Evento N°: 1979

Nome: Daniela Accorsi

SPONSOR

Località: NON SPECIFICATO
AccorsiArte
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
è lieta di invitarvi
Sabato 10 Maggio 2014 dalle ore 18.00
all’inaugurazione
Mostra d’Arte Contemporanea dal 10 al 22 Maggio 2014

ROSSO

ARTISTI IN MOSTRA

ALBERTO BARBERIS - DEBORA BERNARDI - CARLO CAMMAROTA - TERESA FIGLIOLA - FILIPPO MANASSERO - MAURA MIRONI - MARCO PONTE-
ROBERTA SIRIGNANO - MARIO SEPE -
ALEJANDRINA SOLARES -
MAURIZIO VELLUTI - MNAURIZIO ZUCCHELLINI -


Durante il vernissage l’artista Bina Lunardi presenterà una Performance Poetica tratta dal suo nuovo libro
“ Echi di un’Anima “
BINA LUNARDI


ARTISTI IN ESPOSIZIONE PERMANENTE

- SALVATORE FIUME - MARIO SCHIFANO -
COLOMBOTTO ROSSO - ITALO GILARDI -
MAXO DELLA ROCCA - CARMELO LIZZIO - SERGIO UNIA -
GIAN GENTA - ANTONELLA AVATANEO -
BESSPIERRE (PIERA BESSONE) - FEO FEO- ANDREA GRUCCIA -
- FRANCESCA PALTERA- MARA CANCELLARA - MASSIMO CIRIO -GIANNI DE SIMONE - NATASCIA GRAZIOLI -
MARIA HALIP - BINA LUNARDI - ENRICO CHALLIER



Per Informazioni
AccorsiArte
Via Fratelli Calandra 9 - Torino
www.accorsiarte.com
Orari di apertuta
Dal martedì al venerdi ore 15.30 - 19.30
Sabato ore 10.30 -13.00 / 15.30 - 19.30









Data Inserimento: Fri, May 2, 2014 - 17:38:01

Evento N°: 1977

Nome: Studio Guastalla

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Località: MILANO
DADAMAINO. VOLUMI 1958-61

La mostra presenta circa 20 Volumi di Dadamaino, realizzati tra il 1958 e il 1961. Con questo termine, che identifica le opere prodotte da Dadamaino a cavallo della fine degli anni Cinquanta e dell’inizio degli anni Sessanta del Novecento (le prime che la fanno conoscere al pubblico, e con le quali passa in modo improvviso dal figurativo alla sperimentazione sul supporto), l’artista chiarisce fin dal nome il suo intento. Che è quello di lavorare sulla tridimensionalità dello spazio fisico, sull'estensione: non tagli o buchi, come nel lavoro che Fontana porta avanti da almeno dieci anni, o superfici, come nell'opera di Castellani, ma figure, quasi sempre ovoidali, ritagliate a mano sulla tela, dai contorni imprecisi, che svuotano la tela fino a rivelarne il telaio, trasformando il quadro in struttura pura, in cui il vuoto ha più spazio della tela. "1. Posizione postinformale e protodadaista, con distruzione critica della tela, 1958-1959" scrive Dadamaino nella note sintetiche di una sinossi con cui si presenta.
"Naturalmente Fontana ha avuto un ruolo determinante nella mia pittura. Se non fosse stato Fontana a perforare la tela, probabilmente non avrei osato farlo neppure io. Sottrarre la materia, al punto da rendere visibili anche parti della tela (del telaio) per eliminare ogni elemento materiale, per privarla d'ogni retorica e ritornare così alla tabula rasa, alla purezza". È l'artista stessa a dichiarare esplicitamente a chi deve il coraggio di rompere con la pittura, che non è solo la figurazione, ma anche il matericismo dell'informale, degli epigoni dell'espressionismo astratto americano, con il suo nucleo di tragicità interiore. È una fuga dalla materialità verso l'immaterialità, la sottrazione, una tabula rasa per ricominciare su nuove basi. "Così sulle tele pulite operai grandi squarci ovoidali, a volte uno solo, grande come tutto il quadro. Dopo questo atto liberatorio rimasi perplessa, sul come proseguire. Il come lo trovai interessandomi al futurismo...I meravigliosi insegnamenti futuristi, chissà perché dimenticati, erano i più vivi e veri che si potessero raccogliere. Pensando a ciò guardai i miei lavori. Dietro i grandi buchi vedevo un muro pieno di luci e ombre che vibravano e si muovevano. Ecco la cosa da cercare e da seguire. L'arte era stata sinora statica, tranne che per pochi pionieri, bisognava farla ridiventare dinamica e con mezzi conseguenti alle più recenti esperienze tecnico scientifiche, stabilito che si può fare dell'arte con qualsiasi mezzo".
E tuttavia, nonostante il debito riconosciuto, i volumi di Dadamaino sono altra cosa dai tagli e dai buchi, non solo nelle dimensioni e nell'estensione, ma anche nell'eliminazione di qualsiasi aspetto pittorico, cromatico, sensibile, scegliendo invece un'assenza di colore, il nero o il bianco, che diventa sottrazione totale, assenza.
La mostra prosegue con opere del '60, l'anno di una prima svolta nel lavoro sui "volumi": non più una o due forme irregolari organizzate sulla tela in modo apparentemente casuale, ma una serie di cerchi precisi, probabilmente ottenuti con uno stampo appoggiato alla tela, ripartiti in modo omogeneo, con rigore formale, geometrico, come a rifiutare qualsiasi casualità, qualsiasi riferimento all'informale.
E subito dopo, sempre nel '60, un anno di svolta, Dadamaino trova nuovi sviluppi alla sua ricerca sulla geometria in un materiale nuovo, la plastica, e in particolare nei "fogli" di rhodoid delle tende da doccia, che sovrappone uno sull'altro a tre o a quattro, montati su un un telaio di carta millimetrata. Sono i volumi a moduli sfasati, in cui i buchi sembrano muoversi, vibrare dinamicamente, animare la trasparenza del foglio. È un movimento ottico interiore, un gioco di illusioni, un battito tachicardico, realizzato con un materiale che rivela potenzialità inedite: "mentre operavo il montaggio, bastava il calore della mano a sfasare la tramatura e a creare una serie di immagini sovrapposte ma sfumate". È la rottura definitiva con il "mondo antico" del pittore.


Inaugurazione 29 maggio 2014 ore 18.00
La mostra prosegue fino al 27 settembre 2014
Catalogo in galleria
Orari martedì-sabato 10-13 15-19
Chiusura estiva dal 2 agosto al 25 agosto



Data Inserimento: Thu, May 1, 2014 - 13:45:56

Evento N°: 1972

Nome: Marina Sturino

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Località: PAVIA
VRRRRRR... Mostra personale di pittura di Antonio Falleti

Dal 6 al 22 Maggio 2014 presso il Neko Cat Café - il Caffè dei Gatti di via Napione 33 a Torino.

"Sguardi silenziosi trapassano i cuori delle persone sensibili...
Gli occhi degli animali abbandonati o maltrattati racchiudono tutto il contegno del dolore...
La sofferenza dell'attesa... inaspettata
La dignità di chi si è sentito perduto dal tradimento"

I ritratti sono nati dall'incontro tra due volontarie appassionate di fotografia e Antonio Falleti che, oltre a lavorare in campo socio-psichiatrico, è un artista terapeuta diplomato presso l’Accademia di Brera di Milano.
Il Neko Cat Café è una sala da tè dove prendere un caffè o un tè elargendo carezze e grattini ai sette padroni-gatti di casa.

Tutti i lavori artistici esposti sono pezzi unici e stampati su carta pregiata.
Metà del ricavato verrà devoluto all'Associazione MiciAmici Onlus di Mortara (PV)

Per informazioni:
Antonio Falleti: falleti67@gmail.com - antoniofalleti.blogspot.com


Data Inserimento: Tue, Apr 29, 2014 - 20:10:51

Evento N°: 1970

Nome: Claudia Pellegrino

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Località: LECCE

“....al Salento” MOSTRA PERSONALE DI GAETANO MINAFRA

LECCE - GALLERIA A.R.C.A. - 8 MAGGIO 2014





Si apre giovedì 8 maggio 2014 alle ore 20 presso la Galleria A.R.C.A. di Lecce, in via Palmieri 28, la personale dell'artista galatinese Gaetano MINAFRA, intitolata “....al Salento” , a cura di Raffaele Gemma.
Le opere, tutte realizzate tra il 2011 e il 2014, sono per lo più polimateriche, e in esse Minafra ricorre alla tecnica dell'assemblaggio, occasione artistica, più che espediente, per poter riunire tra loro i materiali più vari, dai naturali (frammenti di legno consumati dal tempo, piccoli sassi, fibre vegetali disidratate di fico d'India) agli artificiali o industriali (pezzi di plastica rifrangenti, vetri, frammenti di stoffa, fili di spago, bottoni, spille di metallo o di stoffa, riproducenti farfalle, coleotteri, ragni). Persistono delle stilizzazioni iconiche di motivi ispirati alla natura o alla figura umana, retaggi delle opere a interesse eminentemente grafico, oggetto del periodo immediatamente antecedente. Ma si tratta solo di piccoli accenni, comunque necessari, che vengono scoperti quasi casualmente durante la lettura attenta delle opere.
Con le opere attuali l'artista sposta decisamente il suo sguardo dall'uomo verso il proprio territorio d'origine, dedicandogli la sua attenzione e la sua ammirazione.
E sposta anche il campo d'osservazione dallo stato d'animo dell'oggetto della propria indagine pittorica, al proprio stato d'animo, aprendo al fruitore il personale e intimo territorio emozionale.
Molte opere denotano uno studio con riferimenti quasi antropologici,di tutto rispetto, come quelle riconducibili al tarantismo, grazie all'applicazione di ragni, di plastica o metallo, che sembrano invadere lentamente il campo pittorico, come misteriose e magiche apparizioni.
Particolare anche l'utilizzo delle cromìe con note di azzurro intenso in cui si rispecchia la luminosità del cielo salentino o la limpidezza dei fondali marini dello Jonio o dell'Adriatico, dai toni notoriamente variabili, come cangianti appaiono le tonalità dei campi e degli ulivi. Alcune tinte pastello si ispirano alle facciate delle case dei pescatori, pitturate a tempera mista a calce, con tecnica grossolana quanto antica.
Una mostra dove le note cromatiche più tenui, richiamanti i ripiegamenti nostalgici e contemplativi, si mescolano con i vivi colori che inneggiano al godimento gioioso della natura.
La mostra rimarrà aperta fino al 22 maggio. Orari di apertura: 11-12,30 ; 18-21
Info: T.333.64.26.995
progetto.artec@yahoo.it

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