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ATTENZIONE |
Data Inserimento: Thu, Sep 25, 2014 - 11:45:24 |
Evento N°: 2075 |
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Nome: Silvia Cicio |
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Località: ROMA |
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Analisi Illogica un progetto di Silvia Cicio per Soqquadro http://associazionesoqquadro.wordpress.com/ 11/ 23 ottobre 2014 Inaugurazione 11 ottobre ore 19.00 L'esposizione si svolgerà nelle Sala Atelier della Casa Internazionale delle Donne http://www.casainternazionaledelledonne.org/index.php/it/home Evento inserito nella Giornata del Contemporaneo di A.M.A.C.I. Ass. Musei di Arte Contemporanea Italiani Artisti partecipanti: Daniela Boccaccini, Michele Caria, Linda D’Arrigo, Michele Franceschini, Marilena La Mantia, Maria Carla Mancinelli, Flavia Manfroncelli, Giovanni Mangiacapra, Cinzia Munari, Maurizio Piccirillo, Anna Pichierri, Franco Pompei, Elisabetta Pogliani, Paolo Schifano, Scegle, Angela Scappaticci, Gloria Tranchida. Programma degli Eventi 20 ottobre: Fujakkà. Collettivo artistico indipendente: presentazione del documentario: "Ahora, no aquì", ore 17:00/19:00. 21 ottobre: Elettra La Marca, micro-mapping "Instinct", ore 17:00/19:00. 23 ottobre, finissage Leo Canali, video-installazione: "Una donna dorme", ore: 17:00/19:00. Curatela dell’ Esposizione Marina Zatta Curatela degli Eventi di Video Arte e Documentari Anna Di Matteo Nella creazione artistica coesistono due capacità intrinseche dell'uomo: la capacità analitica, il pensiero, la logica e la parte più sentimentale, inconscia, istintiva. Facendo un excursus storico, e soprattutto prendendo in esame le diverse correnti artistiche, che hanno contraddistinto i secoli, è possibile notare come a volte si è preferito dare maggior risalto ad una delle capacità sopra citate, piuttosto che all’altra. Nell’epoca attuale, appare evidente, anche a occhi poco esperti di arte contemporanea, la contrapposizione/complementarietà tra correnti come il Surrealismo o il Dadaismo e una visione razionale e geometrica dell'arte come ad esempio Mondrian. In realtà, che si preferisca prediligere la ragione o il sentimento, nessuna forma d’arte può fare totalmente a meno di una delle due capacità. Creare arte significa attivare entrambe queste potenzialità, esprimere una visione del mondo che coinvolge i sentimenti, utilizzando al contempo il cervello per scegliere lucidamente la narrazione e gli stilemi con cui si decide la rappresentazione di ciò che si vuole descrivere. In questa mostra gli artisti di espongono opere che prevedono l'utilizzo di entrambe queste disposizioni dell'uomo con l'intento di creare un'esposizione che parli alla testa e al cuore. La Casa Internazionale delle Donne è uno spazio molto vitale situato nel noto e caratteristico quartiere Trastevere, nel centro di Roma. Lo spazio è nel del seicentesco palazzo del Buon Pastore, dove per oltre tre secoli sono state rinchiuse donne imputante di “trasgressione” alle quali venivano imposti dei rigidi percorsi di “pentimento” che prevedevano la mortificazione dei corpi e l'annullamento della loro identità di persone e di donne. Questo spazio è stato riscattato dal movimento femminista romano che lo ha trasformato restaurandolo e salvandolo dal disfacimento, rendendolo un luogo dedicato alle donne e un fulcro culturale di conferenze, dibattiti, mostre. Soqquadro nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer. Soqquadro collabora con la Casa Internazionale delle Donne dal 2009 e vi ha realizzato diversi eventi espositivi e letterari. Location: Casa Internazionale delle Donne – Via della Lungara 19 – Roma Orari di apertura dal Lunedì al Venerdì 9.00/19.00 – Sabato 9.00/13.00 Info: http://associazionesoqquadro.wordpress.com/ -ass.soqquadro@gmail.com - cell. 333.7330045 |
Data Inserimento: Wed, Sep 24, 2014 - 17:11:15 |
Evento N°: 2074 |
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Nome: Manuel Frassinetti |
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Località: Italy |
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Mostra personale di Adriana Golinelli, decoratrice di orologi, dal 24 Settembre al 08 Ottobre 2014, nell'ambito di ARTE IN TABACCHERIA, TABACCHERIA IN ARTE, con il patrocinio del Comune di Modena, presso la Tabaccheria Vento di Manuel Frassinetti in Via del Perugino 2/4 a Modena, dal Lunedì al Sabato orari 7:30-13:00 e 15:30-19:30. Dal 01 Marzo 2014 al 05 Gennaio 2015 venti esposizioni d'arte contemporanea, durante le quali il grande pubblico potrà ammirare opere di artisti locali. |
Data Inserimento: Wed, Sep 24, 2014 - 11:07:07 |
Evento N°: 2073 |
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Nome: Françoise Calcagno |
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Località: VENEZIA |
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II° mostra del nuovo GRUPPO BOILER Elvezia Allari, Silvia Battisti, Françoise Calcagno, Cristina Cortese, Mario Esposito, Hélène Galante, Catia Ghinelli, Daniela Levera, Cate Maggia, Alix Manchet, Concetta Nasone, Gabriele Perissinotto,Agustina Ponce, Luigi Rifani, Katia Scotti, Paola Volpato opening sabato 27 settembre 2014 ore 18.00 fino al 28 novembre 2014 Françoise Calcagno Art Studio Venezia da martedì a sabato 10.00 – 14.00 altri orari su appuntamento Campo del Ghetto Novo 2918 Venezia Il rinnovato GRUPPO BOILER è lieto di presentarvi la sua seconda esposizione collettiva presso il Françoise Info: Françoise Calcagno Art Studio, Campo del Ghetto Novo 2918, Venezia (+39) 0415246039 -3292462229 calcagnoartgallery@gmail.com www.calcagnoartstudio.com |
Data Inserimento: Tue, Sep 16, 2014 - 12:15:02 |
Evento N°: 2072 |
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Nome: AreaOdeon |
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Località: MILANO |
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KERNEL THEATER /014 _ENVISIONING BEETHOVEN CONCERTO SINFONICO E VISUAL MAPPING Venerdì 26 e sabato 27 Settembre, Villa Tittoni Traversi - Via G.Lampugnani 68, Desio )MB) Spettacoli ore 21.00 e 22.30 Audiovisual 3D Mapping e musica classica, si fonderanno in un evento unico e coinvolgente. Le visionarie composizioni di Beethoven prenderanno vita attraverso il visual mapping sulla facciata della Villa neoclassica. L’Orchestra Senzaspine di Bologna eseguirà il Coriolano (ouverture) e la Sinfonia n.5, e 4 artisti di provenienza internazionale, Luis Sanz, Vargasz, Deltaprocess e Paradigme, si esibiranno in tempo reale in una dinamica performance visiva, che sarà la chiave per nuove interpretazioni della musica e dell’architettura settecentesca. Kernel Theater /014 è questo e molto altro! Public talks, Silent Disco, live VJ mapping jam session... Scopri tutte le informazioni e il programma su www.kernelfestival.net FB event: https://www.facebook.com/events/1528834810664816/ Spettacoli ore 21.00 e 22.30 Servizio bar e ristorazione 19.00 - 02.00 Biglietto €12 Limited early tickets: Mailticket Prenotazioni: villeaperte |
Data Inserimento: Mon, Sep 15, 2014 - 21:30:04 |
Evento N°: 2071 |
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Nome: Edoardo De Santis |
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Località: MILANO |
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Il 18 settembre 2014 presso la Galleria Marini si inaugura la mostra dedicata al pittore Giuseppe Ajmone. Risale al 2004 l’ultima mostra personale a Milano. Con questa esposizione proponiamo il ritorno dell’ artista presentando una quarantina di opere, tutte oli su tela . Scrive Elena Pontiggia nella presentazione in catalogo “… Quando, fra un paio di secoli, gli storici rifletteranno sulla distruzione della natura avvenuta nel Novecento (no, no, non stiamo per proporre l’ennesima geremiade apocalittica sull’argomento, ma è un dato di fatto che il secolo breve ha fatto strage di uomini e ambienti, e forse dei secondi più ancora dei primi); quando, dunque, si stilerà un regesto di quella catastrofe, un pittore come Ajmone apparirà tra gli interpreti più sensibili non, genericamente, della natura, di quella natura. Ajmone, si intende, non ha dipinto distruzioni, ma ne ha registrato le premesse e preannunciato le conseguenze. Il tema principale (e, per così dire, principe) della sua pittura è stato la fisicità che, derivando dal greco füsis, è un altro nome della natura. Della fisicità di persone, luoghi, acque, flore, ha descritto la bellezza e il fascino, ma anche la debolezza, la fragilità, la precarietà, insomma tutto ciò che la rende tanto soggetto di seduzione quanto oggetto di dissoluzione…”. Giuseppe Ajmone è nato a Carpignano Sesia in provincia di Novara il 17 febbraio 1923. Allievo all'Accademia di Brera dove ha frequentato i corsi di Achille Funi e Carlo Carrà, è stato nel dopoguerra fra i protagonisti del movimento di Corrente aderendo nel '46 con Morlotti e Cassinari al manifesto del realismo Oltre Guernica, in cui, sulla base della lezione di Picasso, si propugnava un indirizzo postcubista in pittura. Nel '49, però, Ajmone se ne distaccava per avvicinarsi alla pittura di Bonnard e di Cézanne. I suoi fiori e le sue nature morte acquistano così una nuova delicatezza cromatica vibrante di leggere dissonanze. Il tema del paesaggio appare con continuità nella sua pittura intorno alla fine degli anni Cinquanta. C'è sempre nei suoi paesaggi una sottile tensione emotiva che non affiora mai alla superficie e che dà al fondamentale lirismo delle sue composizioni un tono lievemente drammatico. Ajmone spoglia la realtà di ogni fattore accidentale “per far coincidere gli elementi di emozione con gli elementi di struttura”, come ha scritto Vittorio Fagone. Da qui nei suoi paesaggi quel nitore che, secondo Carluccio, è un'esigenza spirituale di certezza delle cose prima che un'esigenza formale del suo linguaggio. L'artista piemontese si è dedicato con eccellenti risultati anche alla grafica realizzando numerose acqueforti e serie litografiche. Per molti anni, a partire dal 1951, ha collaborato con la Triennale di Milano come membro del Centro studi. E' morto a Romagnano Sesia (Novara) l'8 aprile 2005. [img] http://pinacoteche.pittart.com/mostre/eventi/uploads/Il 18 settembre 2014 presso la Galleria Marini si inaugura la mostra dedicata al pittore Giuseppe Ajmone. Risale al 2004 l’ultima mostra personale a Milano. Con questa esposizione proponiamo il ritorno dell’ artista presentando una quarantina di opere, tutte oli su tela . Scrive Elena Pontiggia nella presentazione in catalogo “… Quando, fra un paio di secoli, gli storici rifletteranno sulla distruzione della natura avvenuta nel Novecento (no, no, non stiamo per proporre l’ennesima geremiade apocalittica sull’argomento, ma è un dato di fatto che il secolo breve ha fatto strage di uomini e ambienti, e forse dei secondi più ancora dei primi); quando, dunque, si stilerà un regesto di quella catastrofe, un pittore come Ajmone apparirà tra gli interpreti più sensibili non, genericamente, della natura, di quella natura. Ajmone, si intende, non ha dipinto distruzioni, ma ne ha registrato le premesse e preannunciato le conseguenze. Il tema principale (e, per così dire, principe) della sua pittura è stato la fisicità che, derivando dal greco füsis, è un altro nome della natura. Della fisicità di persone, luoghi, acque, flore, ha descritto la bellezza e il fascino, ma anche la debolezza, la fragilità, la precarietà, insomma tutto ciò che la rende tanto soggetto di seduzione quanto oggetto di dissoluzione…”. Giuseppe Ajmone è nato a Carpignano Sesia in provincia di Novara il 17 febbraio 1923. Allievo all'Accademia di Brera dove ha frequentato i corsi di Achille Funi e Carlo Carrà, è stato nel dopoguerra fra i protagonisti del movimento di Corrente aderendo nel '46 con Morlotti e Cassinari al manifesto del realismo Oltre Guernica, in cui, sulla base della lezione di Picasso, si propugnava un indirizzo postcubista in pittura. Nel '49, però, Ajmone se ne distaccava per avvicinarsi alla pittura di Bonnard e di Cézanne. I suoi fiori e le sue nature morte acquistano così una nuova delicatezza cromatica vibrante di leggere dissonanze. Il tema del paesaggio appare con continuità nella sua pittura intorno alla fine degli anni Cinquanta. C'è sempre nei suoi paesaggi una sottile tensione emotiva che non affiora mai alla superficie e che dà al fondamentale lirismo delle sue composizioni un tono lievemente drammatico. Ajmone spoglia la realtà di ogni fattore accidentale “per far coincidere gli elementi di emozione con gli elementi di struttura”, come ha scritto Vittorio Fagone. Da qui nei suoi paesaggi quel nitore che, secondo Carluccio, è un'esigenza spirituale di certezza delle cose prima che un'esigenza formale del suo linguaggio. L'artista piemontese si è dedicato con eccellenti risultati anche alla grafica realizzando numerose acqueforti e serie litografiche. Per molti anni, a partire dal 1951, ha collaborato con la Triennale di Milano come membro del Centro studi. E' morto a Romagnano Sesia (Novara) l'8 aprile 2005. |
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