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ATTENZIONE |
Data Inserimento: Wed, Apr 11, 2012 - 19:32:48 |
Evento N°: 1415 |
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Nome: redazione: goffredogodi.it |
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Località: ROMA |
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Paesaggi mediterranei 19 aprile 18 maggio 2012 presentazione di Stefano Gallo inaugurazione giovedì 19 aprile 2012 alle ore 19,00 Istituto Italiano di Cultura - Strasbourg 7, rue Schweighaeuser – F – 67000 Strasbourg renseignements : tél. 03 88 45 54 00 fax 03 88 41 14 39 website www.iicstrasburgo.esteri.it email iicstrasburgo@esteri.it organizzazione e coordinamento association culturelles Autre Italie catalogo in formato elettronico www.goffredogodi.it/catalogo_Godi_IIC-Strasburgo.pdf dalla presentazione del prof. Stefano Gallo A me sembra che chiunque sia posto di fronte ai dipinti di Godi, alle sue piccole tele dai vivaci colori sulle quali affiorano sintetiche raffigurazioni del mondo, non possa sottrarsi a un certo sentimento d’incanto. È la sorpresa, la meraviglia e subito dopo il senso un po’ di mistero che si prova per quanto riesce a catturarci, a farci preda di una diversa visione, di un diverso pensiero. È quel che succede sempre di fronte alle opere d’arte, di qualsiasi concezione e fattura esse siano l’esito: dalle più astratte o concettuali a quelle al contrario, come i dipinti di Godi, più vicine alla riconoscibilità del mondo visibile che ci circonda; ma a condizione che vi sia quel qualcosa che chiamiamo arte, che è in grado di trasferirci in una dimensione simbolica o immaginaria dell’esperienza. I quadri esposti in questa mostra rappresentano bene i soggetti cari al maestro. Vediamo soprattutto paesaggi, poi nature morte e rappresentazioni di persone nella natura. Ma compaiono anche due dipinti nei quali le figure sono state sottoposte a processi d’astrazione che hanno consentito la costruzione d’intrecci dinamici. Già questo aspetto, quantitativamente secondario nell’attività di Godi, che si è voluto tuttavia documentare, lascia intendere che la formazione del suo linguaggio è stata più stratificata di quanto a un primo sguardo potrebbe apparire. Ma anche un’osservazione attenta dell’insieme delle sue opere non può non stimolare chi le guarda a interrogarsi sull’apparente semplicità d’espressione di cui esse si avvalgono. Il fatto è che l’immediatezza con la quale le immagini di Godi giungono al fruitore trae in inganno. L’immediatezza degli effetti suggestiona, coinvolge, allieta; e insieme nasconde il linguaggio che tali effetti genera. La semplicità apparente del linguaggio di Godi risiede in un peculiare uso della lezione astratta che recupera l’elementarità di stesura del colore e la sua struttura frammentaria per ottenere effetti mimetici di più intensa e immediata ricezione. Se si osserva una qualsiasi delle opere in mostra, per esempio Barche di pescatori, ci si accorge che la forza rappresentativa del quadro è generata proprio dalla frammentaria costruzione per piani di colore sia degli spazi, sia degli oggetti in esso disseminati, sia dell’ambiente naturale nel suo insieme. La viva immediatezza della scena in fondo non deriva dalla facile riconoscibilità dei diversi motivi figurativi, ma dalla rapida sintesi dei distinti piani di colore secondo cui Godi realizza la rappresentazione. È questa struttura di segni, che rimane nascosta a chi si lascia catturare solo dal loro esito raffigurativo, a nutrire le rappresentazioni di Godi del loro spirito felice, che, contiene in sé tanto il sentimento dell’eterno che il presentimento della fine. Dal punto di vista della storia dell’arte, direi che il “naturalismo fremente” della pittura Godi si differenzia sia dai modi dell’Impressionismo che dell’Espressionismo. Dai primi, perché non si serve della sintesi ottica dei colori. L’immediatezza visiva delle sue forme essenziali e vivaci è data dalle relazioni sintetiche che si stabiliscono tra i diversi piani di colore, senza mai pervenire a soluzioni di fusione. Anche il riferimento all’esempio di Cézanne non calza bene, perché ciò che caratterizza i quadri di Godi è il risalto intenso dei particolari della veduta. Se si guarda, per esempio, la Natura morta del 2006, immediatamente si è richiamati dalle dissonanti stesure cromatiche delle quali sono fatti i frutti e gli ortaggi alla percezione della loro esistenza. Allora si penserebbe alla presenza nella sua pittura di una carica espressionista. Ma si faccia il confronto con Soutine e ci si renderà conto che la soggettività con cui Godi si avvicina ai suoi motivi nulla ha a che fare con la volontà di stravolgerli da cima a fondo con l’impeto di un pathos interiore. Le sue rappresentazioni lasciano avvertire una vibrazione, direi un tremito esistenziale; ma è tutt’altra cosa rispetto al ruolo che la manifestazione dell’interiorità gioca generalmente nell’Espressionismo. Guardiamo Godi dipingere. Che cosa ci mostrano le sue vedute? Che cosa guardando e dipingendo, guardando sempre col pennello alla mano, ci ha fatto vedere? Quel sorriso incantato di Godi non prelude ad una pittura che effonda sentimento, ma neanche a una distaccata osservazione. L’artista vuol cogliere qualcosa del mondo cui guarda, qualcosa della vita che si nasconde in esso, più in profondità della superficie delle cose, dove l’uomo possa trovare il nutrimento per sé perché di quella vita anch’egli è parte. È un vedutismo dunque che ha una motivazione e una guida spirituale, ma che sa di dover cercare guardando, senza avvicinarsi troppo ai motivi per non riversarvi un sentimento di origine soggettiva, senza rimanere troppo lontano da essi per non perdere la ragione umana di quella osservazione. La mia impressione è che Godi facendo parte di quell’esperienza – e di quella cultura – che ha attraversato la guerra e le si è proiettata oltre rimanendone segnata, ha sentito che prima dell’essere c’è l’esistere, che all’essere l’uomo può giungere solo passando tra i sentieri dell’esistere, che il nutrimento dell’eternità della natura dunque, e il nutrimento che questo sentimento può dare, si possono attingere avvertendo a fondo quanto tutto sia “esposto” al divenire. E trasferendo questo in pittura, a me pare che quel contatto con la vitalità del colore-materia, cioè quell’assimilazione d’una essenza di Informale rielaborata nella resa dell’immediatezza vitale della veduta, sia l’altra faccia di tale sua matrice – per esperienza di vita – “esistenzialista”. sintesi biografica Goffredo Godi, nato nel 1920, ha vissuto i suoi primi cinquant’anni a Napoli, dove si diplomò all’Accademia delle Belle Arti, allievo di Emilio Notte. Dal 1971 vive a Roma, dove ha lo studio. Dal 1952 al 1979 ha insegnato discipline pittoriche nei Licei Artistici di Napoli e di Roma. Dal 1969 fa parte dell’Accademia Fiorentina delle Arti del Disegno. Gli sono state allestite una trentina di mostre personali in numerose città, ha esposto in importanti rassegne nazionali, tra le quali la VII e VIII Quadriennale di Roma e in retrospettive di rilievo quali quella dedicatagli dal Comune di Ercolano nella settecentesca Villa Campolieto nel 1996 o quella organizzatagli dal Museo Venanzo Crocetti di Roma nel 2010. fra gli altri autori che in giornali, riviste, cataloghi, libri hanno finora scritto di Godi Gino Agnese, Carlo Barbieri, Ferruccio Battolini, Michele Bonuomo, Remo Brindisi, Angelo Calabrese, Lorenzo Canova, Carlo Fabrizio Carli, Vincenzo Ciardo, Renato Civello, Antonio Colasanto, Costanzo Di Marzo, Nino D’Antonio, Mario D’Onofrio, Pasquale Fiengo, Carlo Franza, Stefano Gallo, Piero Girace, Gino Grassi, Franco Grassi, Virgilio Guzzi, Arcangelo Izzo, Lidia Lombardi, Mario Maiorino, Bonifacio Malandrino, Immacolata Marino, Italo Marucci, Elio Mercuri, Dario Micacchi, Armando Miele, Riccardo Notte, Giorgio Palumbi, Salvatore Pugliatti, Paolo Ricci, Sergio Rossi, Ciro Ruju, Giuseppe Russo, Gaia Salvatori, Alfredo Schettini, Franco Simongini, Giuseppe Sciortino, Domenico Spinosa e Laura Turco Liveri. |
Data Inserimento: Wed, Apr 4, 2012 - 23:18:07 |
Evento N°: 1410 |
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Nome: Eleonora Nistri |
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Località: NON SPECIFICATO |
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Il tema del Concorso, sul quale gli artisti sono chiamati ad esprimere la loro creatività, è “Altra Acqua”. REGOLAMENTO Art.1 Possono partecipare tutti gli artisti italiani e stranieri con libertà di tecnica. Art.2 Ogni concorrente può partecipare con un massimo di 3 opere. Le misure massime consentite sono di centimetri 100 x 100 più cornice. Art.3 La quota di partecipazione, a parziale copertura delle spese di organizzazione, è fissata in € 20,00 per una singola opera, € 35,00 per due opere e € 50,00 per tre opere, da versare prima della consegna delle opere sul c.c. bancario presso BANCA ASCIANO intestato a ALTRAMENTE ASCIANO SCUOLA PER TUTTI IBAN: IT 95 I 08351 71760 000000006741 Art.4 Le opere dovranno essere munite di attaccaglie e accompagnate dalla scheda di adesione compilata chiaramente in tutte le sue parti e sottoscritta. Art.5 Le opere dovranno pervenire entro il giorno 01.06.2012 presso uno dei due punti di raccolta di Asciano. Le opere spedite non necessitano di bolla di accompagnamento purché sull'imballo risulti la dicitura “Esente da bolla di accompagnamento ai sensi dell'art. 4 comma 2, del DPR 627/78”. Al termine del Concorso le opere potranno essere ritirate direttamente o spedite al mittente secondo quanto specificato nella scheda di adesione, con spese a carico del destinatario. Le opere che rimarranno giacenti presso la sede oltre i 30 giorni successivi alla premiazione, saranno considerate di proprietà dell’Associazione promotrice. Art.6 Consegna opere: - Presso Corso Matteotti n.52 – 53041 Asciano - Siena, nei giorni: martedì, mercoledì e giovedì con i seguenti orari: dalle ore 9:00 alle ore 12:00 per info rivolgersi a Roberto Marcucci e-mail: onduras@alice.it Tel.: 349/2900742 - Presso Via XXV Aprile n.53 – 53041 Asciano – Siena, nei giorni: lunedì, venerdì con i seguenti orari: dalle ore 15:00 alle ore 18:00 per info rivolgersi a Biagio Patti e-mail: biagiopatti@hotmail.it Tel.: 339/8273387 Art.7 La mostra, allestita presso la Chiesa del Giardino, Loc. Camparboli - Asciano, resterà aperta al pubblico da domenica 17 giugno a domenica 24 giugno. Art.8 La cerimonia di premiazione avrà luogo domenica 24 giugno, inizio alle ore 18:00 presso la Chiesa del Giardino, Loc. Camparboli – Asciano. Art.9 Le opere potranno essere ritirate direttamente presso la sede della mostra dopo la premiazione oppure presso i luoghi di consegna riportati nell’art.6. Art.10 I vincitori verranno resi noti al momento della premiazione. Art.11 Gli organizzatori, pur assicurando la massima cura e custodia delle opere pervenute, declinano ogni responsabilità per furti, incendi o danni di qualsiasi natura a opere o persone che possano verificarsi prima, durante o dopo lo svolgimento della manifestazione. Art.12 Il concorrente autorizza espressamente l'organizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi del D.L.P. n° 196/2003. Art.13. Le decisioni della commissione giudicatrice, i cui componenti verranno resi noti all’inaugurazione della mostra, sono inappellabili. La partecipazione al concorso implica la conoscenza ed accettazione incondizionata di tutte le norme contenute nel presente regolamento. Art.14 Il concorso avrà luogo solo al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti. In caso contrario le opere e le quote di iscrizione verranno restituite. PREMI 1° Classificato: targa e mostra personale 2° Classificato: targa e mostra collettiva 3° Classificato: targa e mostra collettiva Attestato di partecipazione per tutti gli iscritti al concorso. Le mostre dei primi tre classificati avranno luogo presso la Chiesa del Giardino, Loc. Camparboli – Asciano e ciascuna avrà una durata di 2 settimane. L'organizzazione si riserva la possibilità di aggiungere altri premi acquisto di valore non inferiore a € 100,00 nonché segnalazioni di merito. Nel caso di premi acquisto le opere premiate rimarranno di proprietà degli enti, ditte o persone che hanno messo a disposizione i premi acquisto, tuttavia l’artista ha la facoltà di non accettare, in tal caso dovrà specificarlo sull’apposita scheda di iscrizione. CONSEGNA DELLE OPERE Presso Corso Matteotti n.52 – 53041 Asciano - Siena, nei giorni: martedì, mercoledì, giovedì con i seguenti orari: dalle ore 9:00 alle ore 12:00 per info rivolgersi a Roberto Marcucci e-mail: onduras@alice.it Tel.: 349/2900742 Presso Via XXV Aprile n.53 – 53041 Asciano – Siena, nei giorni: lunedì, venerdì con i seguenti orari: dalle ore 15:00 alle ore 18:00 per info rivolgersi a Biagio Patti e-mail: biagiopatti@hotmail.it Tel.: 339/8273387 CERIMONIA DI PREMIAZIONE Domenica 24 giugno, inizio alle ore 18:00 presso la Chiesa del Giardino, Loc. Camparboli – Asciano. RITIRO OPERE Subito dopo la cerimonia di premiazione presso la sede della mostra. Presso Corso Matteotti n.52 – 53041 Asciano - Siena, nei giorni: martedì, mercoledì, giovedì con i seguenti orari: dalle ore 9:00 alle ore 12:00 per info rivolgersi a Roberto Marcucci e-mail: onduras@alice.it Tel.: 349/2900742 Presso Via XXV Aprile n.53 – 53041 Asciano – Siena, nei giorni: lunedì, venerdì con i seguenti orari: dalle ore 15:00 alle ore 18:00 per info rivolgersi a Biagio Patti e-mail: biagiopatti@hotmail.it Tel.: 339/8273387 Per informazioni: 338/6873210 IL BANDO DEL CONCORSO È SCARICABILE DAL SITO http://altramenteasciano.wordpress.com/ |
Data Inserimento: Wed, Apr 4, 2012 - 12:00:24 |
Evento N°: 1408 |
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Nome: Alberto Andreis |
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Località: CUNEO |
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L’Agriturismo Relais Il Morsetto – Vigna Monte d’Oro, in collaborazione con la Fondazione Amleto Bertoni, organizza da venerdì 20 aprile a sabato 28 aprile, una mostra collaterale a Saluzzo Arte 2012, presso i suoi locali sulla collina di Verzuolo in provincia di Cuneo. Per nove giorni saranno esposte le opere dell’artista e amico francese Alain Sagault. Pittore contemporaneo, con un curriculum già lunghissimo e interessantissimo alle spalle. Alain da anni conosce le nostre zone e il suo desiderio di poter fare una mostra in Italia si è sposata benissimo con la nostra voglia di ospitarla, un vero onore per noi. Sagault, originario del Nord della Francia, vive a Barcellonette e proviene da una famiglia di pittori, una passione tramandata da figlio a figlio. I suoi antenati più famosi sono sicuramente Jules Breton e Albert Carrier-Belleuse. Scrittore di novelle, di racconti e pittore, Sagault è un’artista a tutto tondo. Contro la moda del “libro-oggetto” ha creato “libri-soggetti”, dove la forma è in armonia con il contenuto. Proprio come il “Dizionario dell’uomo qualunque” (2000), raccolta dalla A alla Z di pensieri personali in un libro a forma di viso. Formatosi sotto gli insegnamenti del suo maestro veneziano Franco Renzulli, con le sue creazioni ha girato per l’intera Francia e non solo. Le sue opere sono state esposte a Venezia nel 2002 e torneranno a fine 2012. Invitato in “residenze d’artista” in Irlanda, in Francia e negli Stati Uniti, tutte si sono concluse con l’esposizione dei suoi dipinti e dei suoi libri in mostra a Houston (2005), Cork (2006), Dublino (2006) e al Musée Muséum Départemental de Gap (2010-2011). Dagli ambienti marittimi del Nord Europa alla Laguna di Venezia, dove Sagault da trent’anni trova ispirazione, continua la sua ricerca: “L’acquarello, per me, è cercare di far percepire tutto con quasi niente, attraverso le infinite variazioni dei colori della luce. L’acquarello ideale, bagnato nella luce interna della carta, irradia. Così possiamo evocare l’essenza del paesaggio, il soggiorno della nostra anima”. (A.S.) Nei suoi viaggi Alain si è imbattuto negli ultimi anni nel Saluzzese, dove è stato abbagliato dalla bellezza delle sue montagne, dei suoi luoghi artistici e dei tanti affreschi dei nostri monumenti. Proprio il suo ultimo libro, il quarto con Klépal, che uscirà all’inizio d’aprile, denominato “Regarder la peinture” (vivere la pittura), prende spunto da un affresco situato all’interno del Castello della Manta. Assieme al suo amico e scrittore, nonché critico d’arte, Jean Klépal, Alain Sagault descrive emozioni e sensazioni che “La regina delle Amazzoni”, presente nel ciclo d’affreschi “Eroi e Eroine” del Castello gli provoca. L’Opera verrà presentata all’interno della Mostra in programma all’ ”Agriturismo Il Morsetto – Vigna Monte d’Oro”. La Mostra di Alain Sagault si terrà da venerdì 20 aprile a sabato 28 maggio, l’ingresso è gratuito e gli orari sono dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30. L’artista sarà presente a Verzuolo nei giorni della mostra per spiegare le sue opere e la sua filosofia artistica a chi fosse interessato. |
Data Inserimento: Tue, Apr 3, 2012 - 18:08:30 |
Evento N°: 1404 |
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Nome: sara pessato |
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Località: ROMA |
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Poesia in arte di cera e colore mostra personale Alfio Centin a cura di Sara Pessato Roma - dal 6 al 19 aprile 2012 degliZingari Gallery La degliZingari Gallery è lieta di presentare la prima esposizione romana di Alfio Centin, in arte Alce, che offre ai visitatori la possibilità di ammirare opere ricche di forme espressive diverse, derivanti da una fantasia fertile di spunti e di figure. Scrive Luigi Pianca: “impastata di fervore cromatico, l’artista esibisce al pubblico una nuova pittura fatta manipolando un materiale molto labile, appunto la cera, che coaugula all’istante. In brevi secondi, egli deve trasformarsi in ape laboriosa servendosi di candele colorate la cui materia liquida gocciola sulla tela, per trasformarsi e diventare l’icona d’una realtà, d’un pensiero, d’un verso. Ne consegue una serie di quadri che fissano pensieri e immagini, a volte collegate a una parola, a una frase, a un verso. Alce si avvale delle suggestioni fonico-acustiche, le coglie, le introietta e poi le svolge sulla tela per l’occhio.” I visitatori si troveranno a volte di fronte a più repliche di uno stesso soggetto, ma saranno molto diverse le impressioni che ne deriveranno. Coaguli fitti che esprimono il contrasto tra realtà e casualità; colate di stille nere che folgorano l’impasto sottostante; fasce orizzontali e verticali che si oppongono: ogni opera viene realizzata in modo unico e originale, ispirandosi a versi o frasi di autori celebri quali D’Annunzio, Montale, Pasolini. La cera diviene così l’aggregato colorato che dà ragione della parola grazie alla creatività e all’ingegno di Alfio Centin, che alla carriera di insegnante e dirigente ha affiancato lo studio e la ricerca, che l’hanno portato a pubblicare diversi testi: raccolte di versi, opere di narrativa e saggi, che saranno disponibili in visione anche durante l’esposizione. Nella serata inaugurale sarà presente la cantina vitivinicola Colle Picchioni, principale etichetta italiana, nella figura del Responsabile Valerio Di Mauro, con le proprie selezioni di vini per offrire un benvenuto a tutti i presenti. Evento: Opus Argomentosum - Poesia in arte di cera e colore – mostra personale Alfio Centin Vernissage: 6 aprile 2012, ore 19.00. Esposizione: dal 6 al 19 aprile 2012; dalle ore 10.00 alle ore 17.00 dal martedì al sabato (o su appuntamento). Sede: degliZingari Gallery –Via degli Zingari, 52/54 – 00184 Roma . Info: www.deglizingari.it – deglizingarigallery@gmail.com - tel. 06.48907135 - Facebook: DegliZingari Atelier D’arte |
Data Inserimento: Mon, Mar 26, 2012 - 20:06:09 |
Evento N°: 1402 |
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Nome: Paola Pacchiani |
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Località: ROMA |
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La collettiva, in programma al civico 55 di Via Margutta, vuole essere un omaggio al nostro paese attraverso il racconto del paesaggio italiano fatto da tele e pennelli |
Created by George Currums. |