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ATTENZIONE |
Data Inserimento: Fri, Apr 16, 2010 - 18:32:02 |
Evento N°: 537 |
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Nome: Erika Comazzi |
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Località: MILANO |
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Venerdì 23 aprile l'artista Erika Comazzi espone a Milano In Via solferino 48 dalle ore 21.00 location il giardino di Solferino. La produzione artistica è mossa da una risonanza interiore, in alcune opere è chiaramente leggibile lo stato d’animo dell’artista espresso mediante la sperimentazione di materiali e tecnica. Si tratta di opere concettuali in una metamorfosi artistica da rifiuto a risorsa da risorsa a opera d’arte. |
Data Inserimento: Fri, Apr 16, 2010 - 13:14:45 |
Evento N°: 536 |
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Nome: Francesco Ciaffi |
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Località: ROMA |
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AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA Dal 21 aprile al 23 maggio 2010, presso il Museo del Territorio dell’Auditorium Parco della Musica, il Maestro Enrico Benaglia presenta un nuovo ciclo pittorico dedicato al circo. “Benaglia’s Circus” è il titolo della mostra patrocinata dalla Provincia di Roma e presentata in catalogo da Alida Maria Sessa e Renato Minore. Con la consueta magia l’artista romano, ci trasporta sotto un tendone sfavillante dove il circo è azzardo, stupore, incanto. Nel cerchio magico dell’arena, dove si lanciano le sfide impossibili e si declinano le fantasie più delicate ed oniriche, Benaglia dà vita a straordinarie creature come il domatore di piume, l’incantatrice di farfalle, l’ammaestratore di carte da gioco. Nelle sue opere si respira il sogno e la vita. La musica che si ascolta è un inno alla leggerezza. L’occhio assiste a continue deflagrazioni emotive. L’acrobata in bilico sul vuoto è l’uomo nelle difficoltà di tutti i giorni. Benaglia ci fa percepire il brivido e subito ci lancia un trapezio per ammonirci e rasserenarci: “per esserci volo, deve esserci abisso”. L’equilibrio per quanto difficile e precario è sempre possibile. Nello scritto di presentazione, Alida Maria Sessa ci avverte che “Qui, per lo spazio di un sogno, Benaglia doma l’indomabile, le piume, le farfalle, addomestica la finzione in un gioco minimalista che ci fa sorridere e riflettere. Perchè ciò che di più importante ci accade è sempre simbolico. Il suo circo è un gioco mentale, un esercizio da grande maestro per portarci fuori dalla vita ed esorcizzarne il peso. Il clou è grazia rarefatta. Il domatore di piume. Ipersurreale. Perchè per l’artista romano il numero più richiesto, l’attrazione che può richiamare il gentile pubblico, l’autentico salto mortale senza rete, non è quando il cannone lancia proiettili umani nel rullo fragoroso dei tamburi, ma quando accade, capita, è, l’evento minimo, l’attimo di grazia che cristallizza il tempo, lo sospende, lo dilata. Il fotogramma che innalza l’uomo sopra i frangenti delle avversità e lo riscatta da mille miserie”. E Renato Minore, nella prefazione in catalogo, sottolinea che “L’attesa è l’unico evento “reale”; è il prolungamento indefinito di una recita, ma anche il prologo di un’altra. Benaglia “tocca” il suo presente che è come lo scorrere tra due fiumi: il ricordo del passato è solo l’immagine della suonatrice di flauto con le farfalle che si addensano intorno alle sue note, l’attesa del futuro è solo l’effigie del domatore di piume ritto su un carillon e dinnanzi alle sedie momentaneamente vuote”. La mostra curata nell’organizzazione dalla Edarcom Europa Galleria d’Arte Contemporanea, è resa possibile grazie al contributo di “Confcommercio Imprese per l’Italia CT” e “Confidi Cofiac Società Cooperativa per Azioni”. Il ciclo “Benaglia’s Circus” si compone di circa venticinque tele e dieci sculture pubblicate nel catalogo edito da Silvana Editoriale. SCHEDA INFORMATIVA ARTISTA: Enrico Benaglia MOSTRA: Benaglia’s Circus SPAZIO: Auditorium Parco della Musica - Museo del Territorio INDIRIZZO: Viale Pietro de Coubertin, Roma INAUGURAZIONE: mercoledì 21 aprile 2010 ore 18,00 PERIODO: 21 aprile - 23 maggio 2010 ORARIO: da lunedì a domenica dalle 11,00 alle 18,00 (in occasione di concerti e spettacoli l’orario di apertura è posticipato alle 21,00) ORGANIZZAZIONE: Edarcom Europa, Roma INFO: 06.7802620 - www.auditorium.com |
Data Inserimento: Wed, Apr 14, 2010 - 23:16:54 |
Evento N°: 534 |
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Nome: Ann Baratto |
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Località: ROMA |
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'' Antologia: la fantasia è follia'' oli di Ann Baratto presentati nel 1984 al Palazzo dei Principi Pignatelli di Roma. opening: 17 Aprile 2010 ore 17.30 dal 17 Aprile al 3 Maggio 2010 mart merc giov ore 16.30 - 19.30 altri gg su app.to al 3488234157 Akka- Ba Contemporary Art Exhibitions Via Alcamo,4 Roma info 06/7014551 Stralci dalla presentazione in catalogo del critico Sandro Paparatti - Aprile 1984 Hans Von Hofmannsthal ebbe a dire che la pittura ha qualcosa in comune con il pensiero, con il sonno, con la poesia; queste parole ci tornarono alla mente quando vedemmo per la prima volta la pittura di Baratto, nel suo alto studio in un palazzo romano, ove ci trovammo circondati da cento e cento tele, da disegni, carte colorate...Un'artista vigorosa, robusta, piena di espressione e di colore, tanto che vien voglia di guardarla bene per capire ove trova la forza dentro di sé per concepire i suoi personaggi giganteschi, mitologici, fiabeschi, immaginari, che palpitano nelle sue tele, le avvivavano di una luce sinistra, personaggi che hanno del mistero, delle bellezza ed insieme del mostruoso, nel senso più classico dell'espressione...Cerchiamo di classificare il pensiero di Baratto, un'artista carica di dramma, di dolore e di senso. non certamente alla portata di tutti, poiché il suo assunto pittorico richiede, a monte del suo dipingere, una cultura altamente qualificata, permeata sopratutto di pensiero, di ragionamento, di filosofia della vita, non a tutti facile da comprendere...essa si rifugia nella fiaba per attingere alle radici stesse della vita, ove trae origine la realtà del nostro essere uomini. "La vita è sogno", disse Calderon della Barca... |
Data Inserimento: Wed, Apr 14, 2010 - 12:14:23 |
Evento N°: 527 |
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Nome: Tiziana Di Bartolomeo |
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Località: ROMA |
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Proponiamo questa esposizione tracce di memoria per parlare ancora di Dada e Surrealismo, se parlare vuol dire cambiare prospettiva per osservare da "dentro" le opere, per ricomporre le logiche e i frammenti all'interno dei linguaggi espressivi di alcuni artisti storici: Duchamp, Ray, Ernst, Picabia, Arp, Ball. Giochi di specchi in cui la realtà è sottratta alla ferrea locgica per assumere valenze ed espressioni che solo circostanze e concatenazioni illogiche possono mostrare. Scardianre le convenzioni, perchè gli oggetti perdano il loro valore funzionale, per muoversi in una molteplicità di piani assurdi, automatici non logici. Queste le basi della messa in scena delle opere che capovolgendo i criteri della verosimiglianza, rompono il nesso logico con l'azione, esprimendo "il nulla", attraverso un linguaggio fatto di segni, parole, gesti. Testi e poesie integrano le immagini: lavoro di composizione, qualità espressive di segno/parola/movimento in sequenze casuali e non. Testi di Apollinaire, Ball, Breton, Chair, Jarry, Joyce, Pasolini, Rederty, Sade, soupault, Vachè. Gli artisti: S. Azzena, T. Di Bartolomeo, A. Kasperek, Manna, A. Pelliccioni, C. Perez, M. Rossetti, S. Santi, C. Sassaroli, operaperta (laboratorio forme) delineano aree e sintetizzano per mezzo dei loro "falsi d'autore", i territori attigui dei rimandi. mostra integrata di ArteFotoGrafiaPerformanceReadings "SOGNI RUVIDI" "Dada Surrealismo Dada" inaugurazione venerdì ۱٦ aprile 2010 ore 18,00 Biblioteca Elsa Morante Via adolfo cozza, 7 Lido di Roma 16-23 aprile 2010 La mostra si concluderà il 23 aprile (ore 11,00) con la conferenza " Arte a Soqquadro" che verterà su alcuni aspetti dei movimenti Dada e Surrealismo. a cura dell'Associazione ACCA ed Espressioni D'arte, Livia Compagnoni e Tiziana di Bartolomeo Associazione Espressioni D'Arte www.espressionidarte.it espressioniarte@gmail.com Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. |
Data Inserimento: Wed, Apr 14, 2010 - 11:43:20 |
Evento N°: 526 |
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Nome: House Company |
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Località: MILANO |
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Gillo Dorfles: «Non sono un’icona, non mi pento di niente e non voglio passare alla storia» Un secolo a giorni, schivo e orgoglioso ripercorre con noi la carriera artistica Una casa che è un museo; sulle pareti sfilano infatti le opere degli artisti degli anni ‘60, ‘70 e ‘80: dal pittore Giuseppe Capogrossi al fondatore del movimento spazialista Lucio Fontana (per il quale il padrone di casa non ha mai nascosto una preferenza. Lo ha ricordato anche nel recente articolo L’arte del vuoto e le sue forme pubblicato il 18 marzo da Il Corriere della Sera: E per quanto concerne la pittura (…) le tante tele forate di Fontana dove l’assenza costituisce la sostanza stessa di buchi e tagli), dall’artista Emilio Scanavino al pittore Toti Scialoja, all’americano Robert Rauschenberg. Quadri che, confessa, non ha comprato: «Non ho mai avuto il desiderio di comprare un quadro anche se realizzato da uno dei miei artisti preferiti, me li hanno sempre regalati». E aggiunge «I miei però li comprerei tutti». Il museo, all’ultimo piano di una palazzina alle spalle di Corso Venezia, è un ambiente elegante, un caos calmo; all’angolo del salotto, illuminato da un’ampia vetrata che squarcia la bianca penombra marzolina, un pianoforte ricorda la presenza d’un pianista che non ha più tanta voglia di suonare, neanche dopo una nostra richiesta; sullo strumento una scatola di marron glacés semi vuota che nel corso della mattinata più volte ci ha offerto: «Sono goloso» ma precisa «non li ho mangiati tutti io». |
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