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EVENTI E MOSTRE PITTURA - SPAZIO INTERATTIVO

ATTENZIONE
Questo spazio sarŕ a breve chiuso. Abbiamo tuttavia appena aperto la sezione EVENTI E MOSTRE DI PITTURA su Facebook dove sei invitato a postare il tuo evento.


Data Inserimento: Mon, Sep 5, 2011 - 14:39:48

Evento N°: 1157

Nome: Galleria d'arte Spazio 120

SPONSOR

Localitŕ: ROMA
CITTA’ APERTA

17 settembre – 2 ottobre 2011
Vernissage 17 settembre alle ore 18,30

L’Associazione Culturale Artedě e la Galleria Spazio 120 sono lieti di presentarVi l’esposizione collettiva “Cittŕ Aperta”.
Il prestigioso spazio espositivo, sempre aperto a nuove possibilitŕ espressive e pronto a cogliere i nuovi linguaggi della contemporaneitŕ pur rimanendo legata alla tradizione figurativa italiana, propone insieme ad Artedě un nuovo punto di vista sul paesaggio urbano attraverso l’arte di sette giovani ma giŕ affermati artisti.
Alessandro Calizza, Boris Contreras, Valerio Giacone, Arianna Matta, Sabrina Ortolani, Ilaria Paccini e Giulia Spernazza attraverso un unico filo conduttore fatto di strade-cemento-palazzi-rottami propongono, ognuno con il proprio specifico linguaggio espressivo, un tema di grande attualitŕ in cui lo spettatore puň facilmente riconoscere l’habitat che lo circonda e ritrovare in esso inaspettata poesia e umanitŕ.
Al vernissage la societŕ Ideedigitali, azienda di software per allestimenti di gallerie multimediali, proporrŕ al pubblico una piattaforma tecnologica per la gestione di “esposizioni virtuali”.
All’interno della galleria avverrŕ la presentazione in 3D dei quadri esposti, anche attraverso l’uso creativo e non convenzionale della tecnologia QR-Code, creando cosě i presupposti per confrontare la potenzialitŕ di una mostra digitale con la fruizione dal vivo delle stesse opere d’arte. Tale confronto puň diventare un nuovo veicolo comunicativo per una nuova gestione delle singole opere a cui sarŕ possibile associare file PDF, audio e video attraverso cui spiegare e valorizzare al meglio l’intenzione del progetto artistico, la sua genesi o l’ambiente in cui l’artista opera.

Galleria Spazio 120
Via Giulia 119, 120, 121
00186 Roma
Orari: dal martedě al sabato 10,00 – 19,30
domenica 10,00-13,00
Tel/Fax: 06 64760439
www.spazio120.it
spazio.120@libero.it


Data Inserimento: Sun, Sep 4, 2011 - 20:41:55

Evento N°: 1156

Nome: melismichela

SPONSOR

Localitŕ: ROMA
Sabato 10 settembre 2011 s’inaugura alle ore 19.00 presso la Galleria Vista in via Ostilia 41 a Roma, la mostra collettiva “Il Rumore del Colore” degli artisti: Aurelio Biocchi, Maria Teresa Capelli, Giorgio Carnevali, Tommaso Liuzzi, Marco Pira, Lino Porrari, Reseda Orrů, Marco Sciarpa
Centro d’Arte Vista
Presenta
IL RUMORE DEL COLORE
Mostra collettiva
DURATA: dal 10 settembre al 23 settembre 2011
INAUGURAZIONE: sabato 10 settembre ore 19.00
ORARI: dal lunedě al venerdě 15.00 – 20.00; sabato 16.00 – 20.00
LUOGO: Galleria Vista, via Ostilia 41 (Colosseo), Roma
CURATRICE: Michela Melis
INFO: info@vistatv.it; www.vistatv.it
TEL: 0645449657
“Vista” č un centro dedicato all’arte e alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti, ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.
In questo contesto Vista presenta la mostra collettiva “IL RUMORE DEL COLORE” curata da Michela Melis.
Spesso la parola rumore č associata a qualcosa di negativo, ad una sensazione di fastidio. Perché dunque utilizzare tale termine associato all’arte, e in particolare, al colore?
Il tema della mostra mi č balenato alla mente guardando le opere di Van Gogh: il colore ha una tale forza che trascende la forma. Ciň che colpisce i sensi dell’osservatore č il colore in tutta la sua forza, la sua energia.
Con “Rumore del colore” intendevo proprio questo: il senso primordiale, carnale dell’opera si risolve nell’espressivitŕ estrema del colore, nell’energia che cattura lo spettatore, invitandolo ad andare oltre la forma e lo spazio, parlandogli direttamente con una comunicazione diretta e concreta.
Il rumore del colore č come il rumore del mare e del vento: suoni armonici che hanno in sé la potenza cruda della natura.


Data Inserimento: Sun, Sep 4, 2011 - 01:57:30

Evento N°: 1154

Nome: maria grazia melandri

SPONSOR

Localitŕ: FORLI CESENA
COMUNE DI CERVIA
ASSESSORATO ALLA CULTURA

1315129709

ARTISTA: DOMENICO GRENCI

TITOLO DELLA MOSTRA: “Canto di Lontananze”

PERIODO: 24 SETTEMBRE – 15 OTTOBRE

SEDE ESPOSITIVA: ANTICHI MAGAZZINI DEL SALE
viale Nazario Sauro – Cervia (Ra)
tel. 0544 979253

INAUGURAZIONE: SABATO 24 SETTEMBRE – ORE 18.00


ORARI: lunedě, martedě, venerdě ore 17.oo - 20.oo; sabato ore 16.oo - 20.oo
domenica ore 10.3o - 12.3o e 16.oo - 20.oo

in collaborazione con: Galleria L’IMMAGINE - Cesena

L’Artista sarŕ presente alla vernice.
Presentazione di Emanuela Agnoli

Premessa:
Domenico Grenci nasce a Locri, in Calabria, nel 1981. Dopo essersi diplomato al Liceo Classico della sua cittŕ, nel 2000 si trasferisce a Bologna, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti.
Una pittura, la sua, che nasce in ambiente informale per avvicinarsi successivamente alla figurazione. Il bitume č uno dei mezzi principali col quale si esprime e traccia le sue pennellate veloci e gestuali. Con l’ausilio dell’acqua fonde i segni che si spandono creando zone umide, mosse, flou; nasce cosě l’indistinzione nella quale si perdono i contorni, un disegno che ruba campo alle regole della pittura.
Il suo fare arte si avvicina notevolmente all’esperienza americana; l’opera viene creata lavorando circolarmente intorno ad essa, per avere diversi punti di vista.
Grenci subisce indubbiamente una fascinazione “romantica” che risiede nella propria sensibilitŕ pittorica, comune a tutti gli artisti che nei secoli hanno interpretato la figura femminile.
Le prime esposizioni risalgono al 2005, cosě come alcuni importanti premi ai quali ha partecipato; da allora, diverse gallerie italiane e spazi istituzionali internazionali hanno esposto i suoi lavori, con eccezionali consensi da parte della critica e del pubblico.
Il recente invito ad esporre alla 54a edizione della Biennale di Venezia, nella sede dell’Arsenale, conferma il lavoro significativo di questo giovane artista italiano.

La mostra:
Sono canti dolci e soavi come quelli delle sirene, le figure femminili di Grenci, che nascono dal profondo, incantando i viaggiatori che visitano la mostra.
La tela bianca č teatro di incontri-scontri, memorie che si credevano perse, scomparse solo in apparenza.

Alcuni lavori presentati, di grandi dimensioni, sono opere realizzate appositamente per l’esposizione ai Magazzini del Sale, ed affrontano, attraverso l’universo femminile, delle riflessioni sul senso della bellezza nella contemporaneitŕ, passando per sentieri che guardano da vicino varie esperienze legate alla storia dell'arte.
Corpi mercificati, oltraggiati, snaturati, privati della loro identitŕ, in nome di una bellezza sempre piů asettica, che non seduce quasi piů. Presenze mute, eteree, algide, le modelle sono semplici oggetti, mentre il vero soggetto č ciň che indossano.
In una realtŕ sempre piů omologata e frammentaria, dominata dalla cultura mediatica che predilige il futile al profondo, la bellezza effimera ai canoni estetici classici, la figura diviene stimolo ad un confronto poetico, emotivo ed intellettuale.

Le muse ispiratrici di Domenico Grenci toccano con leggerezza e sensibilitŕ la tela, dove l’incompletezza della sua pittura, povera di sontuose tecniche, fa affiorare la bellezza intesa nel suo senso piů profondo.
Di sensualitŕ, fragilitŕ e inquietudine sono permeate queste figure enigmatiche ed intime, che seducono e ti intrappolano in atmosfere rarefatte. Sono pretesto per una raffigurazione sentita del bello, in un’epoca in cui il congelamento dei sensi appiattisce l’esperienza individuale, nella quale piů nessuno appartiene a se stesso e ogni ricorso all’interioritŕ č scoraggiato.


Info: Comune di Cervia, Assessorato alla Cultura, tel. 0544 979253.
Organizzazione: Maria Grazia Melandri-Galleria L’IMMAGINE-Cesena
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Data Inserimento: Sun, Sep 4, 2011 - 01:41:08

Evento N°: 1152

Nome: maria grazia melandri

SPONSOR

Localitŕ: FORLI CESENA
COMUNE DI CERVIA
ASSESSORATO ALLA CULTURA

ARTISTA: DOMENICO GRENCI

TITOLO DELLA MOSTRA: “Canto di Lontananze”

PERIODO: 24 SETTEMBRE – 15 OTTOBRE

SEDE ESPOSITIVA: ANTICHI MAGAZZINI DEL SALE
viale Nazario Sauro – Cervia (Ra)
tel. 0544.979253

INAUGURAZIONE: SABATO 24 SETTEMBRE – ORE 18.00


ORARI: lunedě, martedě, venerdě ore 17.oo - 20.oo; sabato ore 16.oo - 20.oo
domenica ore 10.3o - 12.3o e 16.oo - 20.oo

in collaborazione con: Galleria L’IMMAGINE - Cesena

Presentazione di Emanuela Agnoli
l'artista sarŕ presente alla vernice

Premessa:

Domenico Grenci nasce a Locri, in Calabria, nel 1981. Dopo essersi diplomato al Liceo Classico della sua cittŕ, nel 2000 si trasferisce a Bologna, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti.
Una pittura, la sua, che nasce in ambiente informale per avvicinarsi successivamente alla figurazione. Il bitume č uno dei mezzi principali col quale si esprime e traccia le sue pennellate veloci e gestuali. Con l’ausilio dell’acqua fonde i segni che si spandono creando zone umide, mosse, flou; nasce cosě l’indistinzione nella quale si perdono i contorni, un disegno che ruba campo alle regole della pittura.
Il suo fare arte si avvicina notevolmente all’esperienza americana; l’opera viene creata lavorando circolarmente intorno ad essa, per avere diversi punti di vista.
Grenci subisce indubbiamente una fascinazione “romantica” che risiede nella propria sensibilitŕ pittorica, comune a tutti gli artisti che nei secoli hanno interpretato la figura femminile.
Le prime esposizioni risalgono al 2005, cosě come alcuni importanti premi ai quali ha partecipato; da allora, diverse gallerie italiane e spazi istituzionali internazionali hanno esposto i suoi lavori, con eccezionali consensi da parte della critica e del pubblico.
Il recente invito ad esporre alla 54a edizione della Biennale di Venezia, nella sede dell’Arsenale, conferma il lavoro significativo di questo giovane artista italiano.



La mostra:

Sono canti dolci e soavi come quelli delle sirene, le figure femminili di Grenci, che nascono dal profondo, incantando i viaggiatori che visitano la mostra.
La tela bianca č teatro di incontri-scontri, memorie che si credevano perse, scomparse solo in apparenza.

Alcuni lavori presentati, di grandi dimensioni, sono opere realizzate appositamente per l’esposizione ai Magazzini del Sale, ed affrontano, attraverso l’universo femminile, delle riflessioni sul senso della bellezza nella contemporaneitŕ, passando per sentieri che guardano da vicino varie esperienze legate alla storia dell'arte.
Corpi mercificati, oltraggiati, snaturati, privati della loro identitŕ, in nome di una bellezza sempre piů asettica, che non seduce quasi piů. Presenze mute, eteree, algide, le modelle sono semplici oggetti, mentre il vero soggetto č ciň che indossano.
In una realtŕ sempre piů omologata e frammentaria, dominata dalla cultura mediatica che predilige il futile al profondo, la bellezza effimera ai canoni estetici classici, la figura diviene stimolo ad un confronto poetico, emotivo ed intellettuale.

Le muse ispiratrici di Domenico Grenci toccano con leggerezza e sensibilitŕ la tela, dove l’incompletezza della sua pittura, povera di sontuose tecniche, fa affiorare la bellezza intesa nel suo senso piů profondo.
Di sensualitŕ, fragilitŕ e inquietudine sono permeate queste figure enigmatiche ed intime, che seducono e ti intrappolano in atmosfere rarefatte. Sono pretesto per una raffigurazione sentita del bello, in un’epoca in cui il congelamento dei sensi appiattisce l’esperienza individuale, nella quale piů nessuno appartiene a se stesso e ogni ricorso all’interioritŕ č scoraggiato.




Info: Comune di Cervia, Assessorato alla Cultura,
tel. 0544 979253.
Organizzazione: Maria Grazia Melandri
Galleria L’IMMAGINE-Cesena


Data Inserimento: Thu, Sep 1, 2011 - 10:47:29

Evento N°: 1151

Nome: Associazione culturale Soqquadro

SPONSOR

Localitŕ: REGGIO EMILIA
Nei giorni 23, 24 e 25 settembre 2011
Soqquadro partecipa con tredici dei suoi artisti alla fiera d’arte Arteinfiera di Scandiano (RE).

Artisti partecipanti:
FRANCO DALLA POZZA, ENZO FORLETTA, FRANCESCO GRANELLI, ANDREA LUCCHETTA, FABIO MARIGO, ANDREA MERCEDES MELOCCO, RAFFAELE MISCIONE, ROBERTA PEVERELLI, MAURIZIO PICCIRILLO, ANGELA SCAPPATICCI, JESSICA SIEFF, NORBERTO TEDESCO, MAURO ZUCCHI

DURATA: 23-25 settembre 2011
INAUGURAZIONE: venerdì 23 settembre ore 15.00
ORARI: 23 settembre 15.00/19.00 – 24 e 25 settembre 10.00/19.00
LUOGO: Parco Fiere Scandiano (RE)
CURATRICE: Marina Zatta
INFO: 333.7330045
@mail: soqquadro@interfree.it
Web: www.soqquadro.eu

Soqquadro partecipa a questa edizione della fiera d’arte di Scandiano con 4 stand in cui espone tredici dei suoi artisti che rappresentano vari stili artistici, figurativo, informale, astratto, computer art, impressionismo. In tutte e tre le giornate di svolgimento della Fiera, all’ora di apertura, è prevista un’inaugurazione che si effettuerà alla presenza di Autorità Provinciali, Regionali e addetti del settore.

Franco Dalla Pozza si esprime attraverso forme a spirale solo apparentemente identiche a loro stesse, ma che invece si sviluppano nelle varie e possibili direzioni della mente da cui sono generate e che, in parte, generano. Per costruirle Dalla Pozza ha utilizzato degli strumenti da lui ideati che servono a produrre, sotto guida attenta e controllata del pittore, un'evoluzione "naturale" del cerchio e un suo sviluppo spaziale che ne solidi l'esistenza rendendolo entitĂ  possibile.

Enzo Forletta parla così del suo lavoro: "Dai graffiti preistorici sulla roccia ai graffiti sui muri e sulle saracinesche attraverso impressionismo, divisionismo, surrealismo, cubismo, futurismo, realismo, dalla Gioconda alle Ninfee ai Girasoli, tutto è stato dipinto infinite volte ma la spinta all’espressione continua e ogni pennellata è sempre la prima e ogni colore o impasto è sempre unico, originale mai uguale conta solo l’essenza quando la si riesce a cogliere."

Francesco Granelli affronta diversi stili, tutti rivolti alla rappresentazione formale dell’immagine e dell’immaginario, in cui prevalgono i colori caldi del rosso e del giallo disposti con pennellate brevi ma violente; l’incontro fra i colori deve rappresentare l’incrocio tra le diversità e le conoscenze; ogni opera si deve risolvere in brevissimo tempo (action painting) altrimenti perde il contatto con l’estro conduttore perché, come diceva Kris, “l’artista non rappresenta la natura, né la imita, ma la crea di nuovo”

Andrea Lucchetta, parlando di sé, ci dice: La sofferenza mi ha portato alla pittura psicosomatica. Il mio cammino si rivolge alla persona in tutti i sensi. Ho ripassato quelli che erano i tratti somatici delle persone, i volti, e sono andato nello specifico con i particolari anatomici e, adesso che mi sento pronto, trasferisco le immagini che vedo nel foglio.

Fabio Marigo ama indagare il macabro, l'occulto, la volgarità e il dolore con la forza della provocazione. Di se stesso dice: Non ho fatto scuole altolocate. Non ho titoli di studio importanti ne' lauree pluricentenarie. Non conosco personaggi illustri. Non ho esposto in gallerie dai nomi cool. Non vengo pubblicato e non vinco concorsi. Non faccio parte dell'ultra-snob élite degli artisti contemporanei. Non cerco di essere innovativo e originale. Non cerco fama o gloria. Dipingo solo ciò che sento veramente.

Andrea Mercedes Melocco espone in questa occasione i suoi Totem: assi di legno fortemente incise e destinate all'abbandono riprendono vita. Un minuzioso e lunghissimo lavoro, guidato da uno sguardo che va oltre l'immediatezza, vaga oltre i confini della mente, là dove ogni materia ritrova l’unità originaria rimarginando le ferite aperte. Le vene e le arterie riprendono vita e accolgono segni in metallo che formano pentagrammi simbolici su cui si modulano intense visioni interiori.

La pittura di Raffaele Miscione trae spunto da molti motivi,trovi a esempio i colori gualciti dei vecchi muri di Napoli, degli intonachi dei vicoli, della lava del Vesuvio, le porosità dei tufi; quella di Miscione è pittura di memoria, materia toccata di una luce che la fa esplodere,ricordi ancestrali e immagini sepolte da cenere. Raffaele Miscione si diploma all'Istituto Statale D'Arte di NAPOLI sotto la guida di: Enrico Cajati Ginevra Rizzuto Elio Waschimps e frequenta in seguito l'Accademia delle Belle Arti di Napoli.

Roberta Peverelli presenta in questa occasione opere della serie "Abstraction" di cui ci dice: è un viaggio a ritroso nel tempo, antica memoria di terre lontane e antichi mosaici. Le opere traggono ispirazione dai mosaici bizantini, di cui uno degli elementi preminenti fu la lirica della luce, attraverso la quale proiettare immagini fantasiose in una dimensione astratta ed ultrasensibile. Qui lo spazio tende a dilatarsi, e le figure si convertono in immagini immateriali e ricche di colori. La natura resta comunque sempre il fulcro della mia esplorazione.

L’arte digitale, è l’ultimo sentiero intrapreso da Maurizio Piccirillo. Della sua scelta l’artista ci dice che: “Dopo la musica e la poesia, l’elaborazione di frattali mi ha incuriosito e catturato. Con la geometria frattale il mio scopo è riunire nel mio mondo artistico suono, parole e immagini. Per ora rimango affascinato dall’arte frattale. Questo si può notare dall’utilizzo dello sfondo nero, colore che caratterizza il mio stile e mi consente di rendere vive le immagini rendendo la musicalità, la poesia e la delicatezza.

Angela Scappaticci presenta opere che orbitano intorno alla monocromia del bianco e ci spiega: "L'idea è sfatare il concetto per cui i quadri debbano essere realizzati con i colori; un quadro può essere costituito anche solo da forme e simbolismi. Il bianco è la risultanza derivante dalla somma dei colori nello spettro elettromagnetico, ed è denso di significati: dalla purezza e spiritualità occidentali al simbolo del lutto di molte religioni orientali. Il bianco è la tavolozza cromatica più completa in cui tutto si può immaginare.

Jessica Sieff , partendo dalle cose più piccole e semplici, come una goccia d'acqua o un fiore, passando per la complessità del volto umano, fino all'immensità di un paesaggio, ricerca la perfezione e la bellezza del mondo in cui vive. Crea immagini che possano attirare l'osservatore per la loro semplicità, scontata e allo stesso tempo tanto prepotente che non può lasciare impassibile. Per evidenziare questo discorso la Sieff "calca la mano" con forti contrasti cromatici e violenti giochi di luci e ombre.

Norberto Tedesco predilige il figurativo, con escursioni in altri generi. Per la pittura usa oli, acrilici e gessetti su legno o carta, per la scultura il legno o l’argilla. Lavora da foto che fa ad amici e parenti che usa come modelli, elaborandole anche in computer grafica per la realizzazione di collage - decollage. Ha fondato ed è presidente di una associazione artistica con la quale promuove l’arte nel suo territorio, a Giffoni Valle Piana.

Mauro Zucchi dice: “Dipingere per me significa uscire da una società dominata dalle logiche meccaniche e tecnologiche. Questa realtà priva di umanità mi spinge a cercare nella pittura Forme espressive, portatrici di contenuto, nelle quali il colore è anima e sostanza. Non parto da correnti contemporanee, ma dall'analisi dei grandi classici otto e novecenteschi, con una nuova e intima consapevolezza semantica e linguistica del paesaggio, dell'oggettistica e dei sentimenti umani che rappresentano il mio "Essere".

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