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STORICO MOSTRE PITTURAIn pagine come questa, vengono archiviate le mostre d'arte pubblicate da PITTart a partire da Giugno 2005. La data pubblicata è quella dell'ultimo giorno della mostra. Scrivi
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A MILANO dal 23 novembre 2005 al 7 gennaio 2006
Personale di:
ROBERTO FLOREANI "81 OTTANTUNO"
Nello spazio espositivo dell’Associazione Contemporaneamente, quindici
tele documenteranno il nuovo progetto tematico dell’artista veneziano.
INAUGURAZIONE: MARTEDI’ 22 NOVEMBRE ORE 18.30
A sei anni di distanza dalla sua ultima personale milanese (“Memoria”
alla Galleria del Credito Valtellinese-Palazzo delle Stelline, 1999),
Roberto Floreani (Venezia, 1956) torna a esporre in uno spazio pubblico a
Milano. Dal 23 novembre 2005 al 7 gennaio 2006, infatti, nelle sale
dell’Associazione Contemporaneamente sarà allestita la mostra 81
OTTANTUNO, che raccoglierà quindici tele inedite, appositamente concepite
per lo spazio espositivo, che fanno parte di un nuovo progetto tematico
(“Ottantuno”).
Le quindici opere, alcune di grande formato, rappresentano una sintesi
dello sviluppo artistico di Floreani in questi ultimi anni. Sono infatti
presenti gran parte dei motivi che lo hanno segnalato all’interesse
della critica e del pubblico come uno dei punti di riferimento della
ricerca aniconica italiana e alcune importanti novità sia nelle cromìe
che nei motivi dei rilievi (come nella serie di opere, da cui la mostra
prende il titolo).
“Ottantuno”, Numero Celeste del Taoismo, corrispondente al Cielo e al
compimento perfetto della qualità Yang, non è che un mirato pretesto per
portare l’attenzione sulla spiritualità nell’arte, o meglio, per
identificare l’opera d’arte come portatrice di un messaggio di natura
spirituale. A questo proposito, Floreani individua quattro grandi artisti
del Novecento che, da versanti differenti, hanno tratto spunti analoghi.
Yves Klein, (abile praticante di arti marziali come Floreani) perché ha
saputo dare un messaggio di natura spirituale non prescindendo
dall’importanza della fisicità, Mark Rothko, che ha veicolato la
suggestione e l’emozione allo stato puro, Hermann Nitsch che si è posto
frontalmente nei confronti della religiosità e del misticismo
nell’arte, Josef Albers che, pur non rinunciando a una costruzione
minuziosa dell’opera, raggiunge lo scopo di superarla e di portarsi
concettualmente altrove, oltre l’opera stessa. I loro ritratti sono
presenti in mostra, accompagnati da citazioni significative relative al
loro modo di concepire l’arte. La presenza in catalogo della scrittura
in versi del poeta Davide Brullo testimonia l’attenzione di Floreani nei
confronti della lirica, quasi sempre presente nei suoi progetti.
Accompagna la mostra un catalogo, edito da Publi Paolini, con un
testo/intervista all’autore realizzato da Beatrice Buscaroli e una
scrittura in versi del poeta Davide Brullo (Milano,1979) intitolata
“Come rettili della terra”.
Orario: da martedì a venerdì 15.00 – 19.00. Sabato 10.00 – 19.00.
Domenica e lunedì chiuso
Ingresso libero
Con il patrocinio di: Regione Lombardia, Comune di Milano - Settore Sport
e Giovani
Organizzazione: Bonelli Arte Contemporanea
GEOMETRIE
DEL LUNGOMONTE - ALBERTO MARTINI
al CentroArteModerna di Pisa dal 12 Novembre fino al 23 Novembre con
orario 10-12,30 e 16-19,30 (Lunedì mattina chiuso).
Si inaugura Sabato 12 Novembre alle ore 17 presso il CentroArteModerna di
Pisa, la mostra GEOMETRIE DEL LUNGOMONTE del molto apprezzato pittore
pisano Alberto Martini. Patrocinata dal Comune di Pisa la mostra,
allestita e curata da Massimiliano Sbrana, sarà presentata dalla dr.ssa
Silvia Panichi, che per l'occasione illustrerà anche il relativo
catalogo.
Come scrive infatti nel catalogo " ... l'interesse di Alberto Martini
si è concentrato sulle località, del Lungomonte ormai a lui familiari,
nelle sue tele ne coglie aspetti diversi, che spaziano dal minimalismo dei
piccoli edifici semi diroccati ad uno sguardo allargato al territorio,
dove il suo occhio indaga con perspicacia i particolari riuscendo altresì
a cogliere la suggestione globale del rapporto, per qualche verso
misterioso, tra le strutture edificate e il loro contesto naturale. Un
intreccio, talvolta discordante, talvolta armonioso, che chi dipinge può
interpretare privilegiando l'impressione dei colori o l'espressione dei
propri sentimenti; ma che lui ha scelto di narrare secondo una visione
scientifica, quasi analitica, che affida il coinvolgimento dello
spettatore a dettagli solo apparentemente insignificanti, quali un tralcio
di foglie autunnali o un mattone sbrecciato che interrompe una superficie
compatta..."
Per informazioni: Direzione CentroArteModerna Tel. Fax +39 050542630 ;
Ufficio Stampa Cell. +39 3393961536
Un'
imponente mostra inaugura i nuovi spazi MAGI
‘900
LA GENERAZIONE ANNI
QUARANTA
Inaugurazione
ufficiale il 26 novembre 2005.
Il MAGI ‘900: Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del Novecento
“G. Bargellini” di Pieve di Cento (BO) ospita l’esposizione della
Collezione Generazione anni Quaranta con 292 artisti per un totale di 547
opere.
Una mostra imponente che supera per completezza e complessità ogni altro
evento ospitato negli scorsi anni dal MAGI ‘900. Un avvenimento reso
possibile grazie ai 4.000 mq. delle nuove sale. La nuova ala, che sorge a
fianco del Museo ricavato dalla ristrutturazione di quello che fu un
vecchio silo granaio, è disposta su sei piani ed è destinata a diventare
il Museo più importante dell’Arte Italiana per le oltre 2500 opere, tra
dipinti e sculture, che raccontano la storia artistica del ‘900
italiano. Oltre alle sale espositive, i nuovi spazi comprendono anche un
centro multifunzionale che ospiterà mostre temporanee, una galleria di
vendita di opere d’arte, un centro servizi per il collezionismo, una
biblioteca con testi d’arte del ‘900, una libreria che può contenere
oltre 50.000 titoli, un ristorante, un bar.
Le Collezioni Permanenti del MAGI ‘900 raccolgono attualmente 1092
artisti, con la prospettiva di raggiungere le 2000 presenze entro il 2008,
ciò lo rende il maggiore centro europeo dedicato all’arte contemporanea
italiana. Inaugurato ufficialmente nel febbraio 2000, il Museo costituisce
un esempio unico nel suo genere, in quanto è integralmente dedicato
all’arte italiana del secolo appena trascorso, classificata per
generazioni di nascita degli artisti e che ospita maestri storici e
affermati artisti viventi e ancora attivi. Tra i nomi ospitati: A.
Modigliani, G. de Chirico, i futuristi: U. Boccioni, G. Balla, F. Depero,
G. Dottori, G. Severini, C. Carrà, ed ancora E. Prampolini, M. Campigli,
… A. Corpora, Afro, A. Burri, C. Cagli, … R. Guttuso, A. Martini, G.
Manzù, F. Melotti, … e tanti altri.
Il rinnovato e ampliato Museo si è inaugurato il 29 ottobre alla presenza
del Ministro per i Beni e le Attività Culturali On.le Rocco Buttiglione,
del vice ministro Antonio Martusciello, di autorità nazionali e locali.
E’ quella degli anni quaranta la generazione di quegli artisti che hanno
operato nel periodo in cui si affermò il neodadaismo e la pop-art, che
molti storici considerano come l’inizio del post-moderno. Quindi la
generazione degli artisti nati negli anni quaranta è una generazione
post-moderna, anche se, nelle vicende culturali ed artistiche, soprattutto
di quel periodo, è avventato etichettare con asserzioni categoriche le
varie e multiformi connotazioni storiche. Di certo è una generazione che
ha dato un contribuito notevole al mutare della temperie culturale ed
artistica. In una generazione numericamente così vasta è normale che
convivono diverse anime, che vanno da quelle più tradizionali a quelle più
maggiormente in sintonia con il proprio tempo. Fuor di dubbio il
post-moderno occupa uno spazio prevalente nell’esposizione. Esso è
caratterizzato da una complessa ed intricata dialettica nelle direttrici,
nelle ricerche, nelle contrapposizioni, nelle differenziazioni, nelle
novità linguistiche e stilistiche. Un fermento che contraddistingue
profondamente anche alcuni artisti che hanno alternato nel tempo tecniche
e linguaggi.
La mostra presenta opere significative di artisti di tutte le regioni
d’Italia.
Per l’occasione è stato pubblicato, dalle Edizioni Bora di Bologna, il
settimo volume del Catalogo delle Collezioni Permanenti: Generazione anni
Quaranta, con la presentazione di Giulio Bargellini, testo critico del
curatore prof. Giorgio Di Genova, note biografiche e indicazioni
bibliografiche di ogni artista, stilate appositamente.
Il Museo è aperto tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 10,00 alle
18,00bre.
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